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fino al 28.VII.2011 | Candice Breitz – Factum | Milano, kaufmann/Repetto

di - 15 Luglio 2011
Se un aspetto peculiare del concetto d’identità risiede nel suo effetto performativo, attraverso pratiche continue di rappresentazione, l’ultimo progetto che Candice Breitz (Johannesburg 1972) propone per la mostra factum alla galleria kaufamm/Repetto di Milano, può rappresentare a pieno titolo la concretizzazione dello scarto tra il corpo, e l’immagine che si da e si ha di sé. In mostra l’artista presenta un’installazione video, composta da coppie di schermi installati al muro in cui lo spettatore può assistere a otto interviste doppie, dove i protagonisti sono tutti  gemelli omozigoti. L’artista enfatizza l’effetto mimetico prodotto dall’affiancamento dei gemelli, vestendoli e inquadrandoli nella stessa maniera. Ad ogni singolo vengono poste diverse domande: dal rapporto con l’altro fratello, alle passioni e gli impegni della vita, dalle aspettative ai ricordi. I video pur essendo molto lunghi (ognuno infatti raccoglie circa cinquanta minuti di intervista), permettono allo spettatore di inserirsi in qualsiasi momento del racconto in maniera fluida: grazie al montaggio infatti  l’artista riesce a far emergere ad ogni singola domanda i comportamenti adottati dai protagonisti, svelando le diverse reazioni.

Esempi ed esperienze prese da tutto il mondo si alternano: dai racconti di Hanna e Lauri  Kang, che ci parlano della difficile crescita nelle restrizioni della religione coreana, alle gemelle Pauline e Mary che si affrontano a colpi d’intelIigenza e vanità, all’unica trilogia che vede protagoniste le  sorelle Tang immerse nel business della moda. Candice Breitz ci mostra in questo modo come fare della differenza qualcosa che apre uno spazio di soggettività intensiva, di aumento della consapevolezza e della percezione. Il suo è uno sguardo su una corporeità in divenire che va oltre i confini dell’io e che ci lega in una rete d’incontri dove le parti si contaminano e influenzano. Nella project room della galleria è esposto The Character (2011): un progetto che la Breitz ha concepito mostrando a un gruppo di bambini indiani, differenti produzioni cinematografiche Bollywodiane, entrambe che vedevano come protagonista un giovane eroe in difficoltà. Il risultato del lavoro è un video in cui l’artista fornisce le diverse reazioni dei bambini nei confronti delle pellicole.

La forza del lavoro si evince nella restituzione di comportamenti stereotipati che i bambini rintracciano nei diversi protagonisti dei film. Costruire un progetto educativo intorno a queste evidenze significa guidare a consapevolezza la domanda/affermazione chi sono io e, insieme, sostenere e incoraggiare un’attenzione a chi non siamo. Significa cioè fare dell’esperienza della differenza e della relazione il nucleo di quei sentimenti di unicità di partecipazione capaci di salvarci dal rischio dell’uniformazione.

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davide tomaiuolo

mostra visitata 11 luglio 2011

dal 30 maggio al 29  luglio  2011


Candice Breitz- Factum

Galleria kaufmann/Repetto


Via di porta Tenaglia 7 20121 Milano


Orario: da martedì a venerdì ore 11-19.30; sabato ore 14-19.30


Ingresso libero


Info: tel. +39 0272094331;
info@kaufmannrepetto.com

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