Categorie: milano

fino al 30.VI.2005 | Fujio Nishida | Milano, Pittura Italiana

di - 8 Giugno 2005

Da quasi due mesi Pittura Italiana ha cambiato sede. La nuova galleria si trova a soli pochi passi dalla precedente, sempre nell’area privilegiata tra via della Moscova e Brera, ma è sicuramente notevole il cambiamento in meglio per quello che riguarda lo spazio espositivo. Questo è strutturato in due ampie sale, con la caratteristica di avere sotto ogni opera dei veri e propri inginocchiatoi per visitatori. Naturalmente le novità della galleria non si esauriscono nelle scelte di metratura e arredamento. Infatti, con la mostra attualmente in corso il gallerista Federico Rui fa uno strappo alla regola (quella di occuparsi esclusivamente di artisti italiani) e dedica una personale al pittore Fujio Nishida. L’artista è nato nel 1950 a Kobe, in Giappone, ma vive in Italia da venticinque anni e ormai si considera italiano d’adozione. Ciò nonostante nel nostro Paese è ancora un artista poco più che sconosciuto e le sue mostre più rilevanti si sono tutte tenute in gallerie giapponesi come la Fujii Modern Gallery di Tokio e la galleria Yodo di Osaka che seguono entrambe il suo lavoro da molti anni. Il motivo della ristretta attività dell’artista in Italia è probabilmente connesso al genere che utilizza, la natura morta, ridotto al margine nell’ambito dell’arte contemporanea. La sua ricerca è iniziata ibridando le classiche rappresentazioni di frutta con oggetti quotidiani, moderni e inusuali, e in seguito con composizioni sovrapposte di carta e pezzi di tela.

Per un periodo si è anche occupato di dipingere paesaggi tratti dalla tradizione orientale insieme ad elementi propri del Rinascimento italiano. Infine, nella sua ultima produzione, esposta in questa occasione, si è concentrato soprattutto sull’utilizzo dei gomitoli di lana come soggetti. Si tratta sempre di dipinti ad olio, in formato 50×60 cm, con uno sfondo in tonalità bluastra più o meno scura. I gomitoli sono chiusi e uniti in piccole scatole oppure sono lasciati sul pavimento liberi di sciogliersi. Vengono utilizzati da Nishida come metafora di un filo conduttore tra la natura e l’uomo, tra la meditazione e la fisicità. Rappresentano una natura dominata e messa in ordine, che ha perso ogni inquietudine.

carolina lio
mostra visitata il 27 maggio 2005


Fujio Nishida  – Milano, Pittura Italiana, via Palermo 5 – Orario: da martedì a sabato dalle 16 alle 19.30 – Ingresso libero – Per informazioni: tel. 0236555680 – info@pitturaitaliana.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Musei

Un nuovo super museo per Abu Dhabi: apre lo Zayed National Museum

Negli Emirati Arabi Uniti, ha ufficialmente aperto al pubblico lo Zayed National Museum: il museo nazionale progettato da Foster +…

8 Dicembre 2025 10:07
  • Mostre

I segni dell’anima di Carla Accardi, a Roma

Proseguirà fino al prossimo 24 gennaio 2026, presso la Galleria Lombardi, la mostra monografica “ Carla Accardi. Segni dell’anima #2”, il…

8 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

L’eternità scolpita a colori. La pittura su pietra in mostra alla Carrara di Bergamo

Una tecnica raffinata, una storia suggestiva e un parterre di artisti da far impallidire raccontano la fortuna della pittura su…

7 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

È morto Martin Parr: addio al gigante della fotografia contemporanea

È morto ieri sabato 6 dicembre 2025, all’età di 73 anni, Martin Parr: il fotografo britannico conosciuto in tutto il…

7 Dicembre 2025 15:41
  • Arte contemporanea

Daniel Gonzalez: festeggiare significa abbattere le gerarchie sociali

L’artista argentino del mylar arriva nelle sale del Gallery Hotel Art di Firenze con nuove produzioni legate alla celebrazione e…

7 Dicembre 2025 15:00
  • Musei

Acquisizioni museali: etica, pratiche e visioni. Il nuovo volume pubblicato da ICOM Italia

Mercoledì 17 dicembre 2025, dalle 17:30 alle 19:00, nella Sala Biagi di Palazzo Lombardia, sarà presentato al pubblico “Acquisizioni museali:…

7 Dicembre 2025 14:20