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Fino al 6.IV.2014 | Izraëlis Bidermanas | Spazio Oberdan, Milano

di - 3 Aprile 2014
Visitare la mostra di Izis allo Spazio Oberdan dal titolo Izraëlis Bidermanas-Il poeta della fotografia è come intraprendere un percorso nell’onirico, attraversando i territori della coscienza vigile e del noto, sprofondando nei meandri dell’immaginazione e dell’ignoto, terra di mezzo tra l’effettivo e il possibile, ipotetica linea di ricongiungimento tra la vita e la morte.
Al visitatore è permesso così di addentrarsi nell’irrealtà ricercata dal fotografo, nel suo rifugio personale, rinunciando alla noia e alle convenzioni logiche.

Nelle fotografie di Izis sembra dissolversi la contraddizione tra mondo e libertà. Le feste, i giochi, i riti sociali e gli scorci catturati dal suo occhio sapiente hanno la volontà di mostrare la cosa che sta avvenendo, ma anche di proporre qualcos’altro, rivelando le ritualità umane come qualcosa di universale e proponendo sempre due livelli di lettura.
Il fotografo dimostra nei suoi scatti di aver conservato lo sguardo puro che è proprio dell’età della fanciullezza, concentrando spesso l’attenzione su particolari che non si fanno notare con invadenza, ma rimangono timidamente ai “margini”.
Pescatori, dormienti, bambini, vagabondi e innamorati sono i ‘personaggi’ che Izis preferiva fotografare e che amava immergere in un’atmosfera atemporale, astorica, talvolta grave e non priva di inquietudine.
La mostra, arricchita di 25 fotografie dopo il successo del Museo Alinari di Firenze, dove è stata ospitata lo scorso autunno, comprende una selezione di oltre 140 fotografie, curata dal figlio Manuel Bidermanas con Armelle Canitrot e la proiezione a ciclo continuo all’interno dello spazio espositivo del film “Aperçus d’une vie (Scorci di vita)”.
La retrospettiva è suddivisa per tematiche, sei in tutto, che sembrano mettere in luce, una dopo l’altra, la biografia dell’artista, i suoi spostamenti e le persone a cui era maggiormente legato. Prima tra tutte “I sogni di Parigi”, la città che lo accolse dopo l’esilio dovuto alla guerra, poi gli scatti a Londra, città in cui avvenne la collaborazione con Jacques Prévert, seguono poi i ritratti e la sezione su Chagall, quella del circo e le fotografie realizzate in Israele, il luogo che amava definire “casa”, viste le sue origini ebree.
“Si dice spesso che le mie fotografie non sono realiste. Non sono realiste, ma è la mia realtà” I.B.
eleonora gargantini
mostra visitata il 18 marzo
Dal 12 febbraio al 6 aprile 2014
Izraëlis  Bidermanas – Il poeta della fotografia
Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto 2, Milano
Orario: martedì e giovedì h 10 – 22; mercoledì, venerdì, sabato, domenica h 10 – 19.30

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