Categorie: milano

fino all’8.IX.2012 | Michele Zaza | Milano, Galleria Bianconi

di - 8 Giugno 2012
La  mostra di Michele Zaza, Lo spazio del respiro, è composta da due installazioni site-specific che mappano un percorso emozionale e modificano la percezione dello spazio, e da una serie di fotografie e sculture in legno che presenziano come archetipi cosmici.
Nella prima sala al piano terra, ecco l’installazione Paesaggio magico: un trittico composto da nove fotografie e da elementi scultorei-totemici simili ad ali di farfalla stilizzate che si aprono e si chiudono in volo. Lo stesso movimento, che rappresenta il concetto di apertura e chiusura dell’interiorità verso l’esterno e viceversa, si visualizza anche con il gesto delle mani che si intrecciano o celano e disvelano il suo volto dipinto di blu, iconizzato  nelle fotografie; questa “quinta scenografica” introduce nel suo viaggio introspettivo, scandito da rituali liturgici intorno alle esperienze umane, fino al cuore della vita compresa tra nascita, morte e  rinascita, per chi come Zaza crede in una energia cosmica, trascendente, che si rigenera.
Nella seconda sala, invece, undici fotografie degli anni Settanta ripercorrono la carriera dell’artista che ha trasformato il suo volto non in una maschera, ma in una figura plastica, in un icona di spiritualità materiale, e i suoi gesti in un linguaggio antropologico simbolico.

Il luogo, il corpo, il volto, le mani, le immagini fotografiche costituiscono il nucleo portante dell’installazione sonora ambientale, Lo spazio del respiro, ospitata  nel sotterraneo della galleria; luogo espositivo completamente oscurato, in cui si ode il battito del cuore e si intravedono le pareti percorse da sentieri di molliche di pane che rappresentano una narrazione onirica, non univoca ma aperta a soggettive letture di relazioni, associazioni, rimandi, e che ci permettono di condividere  il metafisico, straniante, viatico dell’artista verso una cosmologia materiale e psichica. Per Zaza infatti: «La fotografia ha un ruolo strumentale. Essa è  un mezzo efficace e fedele per visualizzare le mie domande sull’esistenza umana. E’ un reportage della mia rivolta personale. La fotografia mi permette di manifestare i miei desideri». Queste opere, di questo artista totemico, feticista, rituale, che considera il corpo un connettore tra la terra e il cielo, trasuda di un ritualismo magico, è di grande impatto  teatrale, incute rispetto e richiede tempo, silenzio, per l’ascolto dello spazio in cui la vita è la protagonista.
jacqueline ceresoli
mostra visitata il 24 maggio 2012
dal 24 maggio all’8 settembre 2012
Michele Zaza – Lo spazio del respiro
a cura di Claudia Löffelholz
Galleria Bianconi
Via Lecco 20 (20124) Milano
Orario: lunedi-venerdì 10:00-13:00 / 14.00-19.00; sabato su appuntamento
Info: 02 91767926 – info@galleriabianconi.com – www.galleriabianconi.com

Jacqueline Ceresoli (1965) storica e critica dell’arte con specializzazione in Archeologia Industriale. Docente universitaria, curatrice di mostre indipendente.

Articoli recenti

  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30