Tre giorni di dibattiti, esposizioni, musica e incontri hanno caratterizzato la rassegna, un incontro internazionale e culturale autogestito che ha promosso l’arte underground, le case editrici indipendenti e gli artisti che si muovono al di fuori del mercato dell’arte tradizionale.
Oltre 100 gli artisti italiani e stranieri, vecchi e nuovi protagonisti della scena underground.
Come per la scorsa edizione, la rassegna ha inserito, all’interno del suo percorso, la storia e i fondatori di questo movimento: Gee Vaucher, attiva dalla metà degli anni Settanta, artista della generazione punk -realizza le copertine per il gruppo inglese punk-anarchico-pacifista dei Crass e collabora con la rivista irlandese International Anthem; l’olandese Peter Pontiac, autore delle copertine dei bootleg di Bob Dylan e dei Rolling Stones, colui che più ha influenzato gli artisti underground – attraverso i suoi fumetti “gotici” interviene sui temi sociali più attuali (in Olanda è in corso la pubblicazione della Pontiac Review, antologia dei suoi lavori); Ron Turner, fondatore della Last Gap – casa editrice storica per il fumetto underground- convinto pacifista durante la guerra del Vietnam.
Se i pionieri del fenomeno underground si distinguono nella maggior parte dei casi per il loro impegno in campo politico e sociale – si pensi alle lotte ambientaliste o al movimento d’occupazione delle case sfitte di Peter Pontiac-, anche i giovani artisti presenti alla ottava edizione della rassegna hanno utilizzato le loro opere per intervenire sui fatti politici e sociali più scottanti e
I fumetti di Alessio Spataro -presente anche nella scorsa edizione- sono stati una chiara denuncia dei tragici fatti di Genova (Il G8 non è stata una fiction) espressi attraverso una vena umoristica da vero vignettista. Il progetto Inguine.net ha prodotto un’attività antimilitarista e anticlassista; l’artista di strada Pao realizza installazioni metropolitane con i paracarri stradali sottolineando il degrado delle realtà cittadine, mentre Le Dernier Cri (Paquito Bolino e Madame Caroline Sury) pubblicano, con Hopital Brut opere – di fotografia o serigrafia- e “rivisitazioni” dal nostro pianeta, con le sue ossessioni, le patologie e perversioni.
Sessualità distorta, aspetti malati della realtà e la politica sono stati gli elementi comuni a tutti i giovani artistipresenti all’Hiu8, che si è caratterizzato per il sarcasmo e la durezza dei messaggi che lo spazio del Centro sociale milanese, suggestivo e molto appropriato, ha contribuito a rendere ancora più taglienti.
Parallelamente agli artisti underground, la rivista Terre di Mezzo- giornale di strada che informa su immigrazione, multietnicità, economia solidale-ha organizzato una mostra per il Buy Nothing Day, sul mercato la globalizzazione.
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