Franco Vaccari è uno dei più grandi artisti viventi, e i suoi lavori vanno sempre guardati con rispetto e consapevolezza.
Artisti del suo calibro hanno l’onere di dover soddisfare le alte aspettative imposte dal loro nome e dalla loro stessa storia, compito faticoso e non sempre possibile.
Rovescio della medaglia, l’alibi procurato da questa stessa reputazione, che nobilita ogni operazione.
Capace di precorrere i tempi con interventi di straordinaria raffinatezza e acume quali le sue Esposizione in Tempo Reale, di cui la 4 resta insuperata, all’età di 84 anni Vaccari è ancora capace di far sognare il suo pubblico.
In una ArtWeek bolognese in cui è in corso una progressiva inversione di tendenza che porta ad inevitabili e fisiologiche oscillazioni dovute all’assestamento, Migrazione del reale da P420 resta un appuntamento irrinunciabile.
Concettualmente e fisicamente divisa in due parti, la mostra presenta nella prima sala l’illustrazione dei sogni dell’artista, raccolta in decenni di appunti onirici tracciati con istintività e immediatezza: le opere si rivelano allo sguardo dello spettatore grazie alla sua stessa presenza, che attiva con il movimento l’illuminazione che le svela. Come da tradizione di Vaccari, anche in questo caso l’automatismo della macchina si salda alla necessità della partecipazione dello spettatore, che innesca l’opera, altrimenti silenziosamente buia. Vaccari allude al momento in cui ricordiamo il sogno, quell’istante in cui le immagini sognate si confondono con la veglia, per poi perdersi nuovamente.
La seconda stanza è invasa dall’enorme video-installazione Oumuamua (Il messaggero che arriva per primo da lontano), incentrata sull’avanzare implacabile di un asteroide la cui forma da disco volante ci proietta in una dimensione interstellare: entità sublime, terribile, affascinante che non sappiamo se ci stia portando la visione di una fine o di un inizio.
Claudia Santeroni
mostra visitata il 25 gennaio
Dal 25 gennaio al 21 marzo 2020
Franco Vaccari. Migrazione del reale
P420, Via Azzo Gardino 9, Bologna
Orari: dal martedì al sabato dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19:30
Info: www.p420.it
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