Fino al 20 gennaio 2024, la Fondazione Alda Fendi ospita la mostra Carol Rama, Appassionata. Realizzata in collaborazione con Archivio Carol Rama, l’opera dell’artista torinese è messa in relazione con lo spazio sognante e contemporaneo di Palazzo Rhinoceros progettato dall’archistar Jean Nouvel. Un ambiente in cui l’oscurità viene spezzata da una luce fredda puntata sul dipinto che primeggia nello spazio come una rievocazione della casa dell’artista, luogo dell’intimo, originariamente affacciato sugli abbaini torinesi. Il dipinto del 1980 viene ospitato per la prima volta a Roma diventando il fulcro dell’esposizione. Il suono di un metronomo emerge ticchettando e tiene il tempo che in questa stanza sembra scorrere a una velocità rallentata, n letto di metallo dalle fattezze ospedaliere, immaginato da Curi, rimanda velocemente a un senso di infermità, che Rama conobbe nel corso della sua vita a causa degli eventi familiari e da cui riuscì a sfuggire grazie alla pittura. L’opera, realizzata con pennarello e tecnica mista su tela da capote beige, raffigura una donna, probabilmente legata a un caso di cronaca nera parigina da cui Rama venne particolarmente colpita, tanto da creare un archetipo in cui far confluire le sue memorie e fatti realmente accaduti.
Appassionata diventa così una donna che diventa una figura ricorrente dei suoi acquerelli e che riporta in altre opere dal titolo omonimo. La Sonata per pianoforte n. 23, detta Appassionata, di Ludwig Van Beethoven, compositore del quale l’artista era grandissima estimatrice, accompagna come una colonna sonora la fruizione dell’opera. Lea Vergine che negli anni ‘70 lavorò a lungo con l’artista scrive: «Non si sa e non si deve sapere se si sta penetrando in un quadro, in un sogno, in una pagina di diario, nell’inventario dell’inconfessabile».
Queste parole di un’accuratezza che solo Vergine poteva raggiungere, vengono riportate in mostra trasportandoci nell’immaginario profondo della pittrice torinese. Nonostante i rimandi agli elementi tipicamente freddi degli ospedali psichiatrici, ciò che si percepisce entrando nell’ambiente è un sentimento privato, nascosto e di attesa che suggerisce molto del lavoro di Rama portato avanti nel corso del Novecento all’insegna dello sperimentalismo di soggetti e materiali tra Surrealismo e Informale. In occasione della mostra viene presentato anche volume Carol Rama. Catalogo ragionato 1936-2005, voluto dall’Archivio Carol Rama, sostenuto da Fondazione Sardi per l’Arte e curato da Maria Cristina Mundici, Raffaella Roddolo e Maria Grazia Messina. Il volume edito da Skira editore è un’antologia completa divisa in due tomi che raccoglie i sette decenni di lavoro dell’artista, rapporti con personalità artistiche o meno che l’hanno seguita assiduamente per anni acquistando o ricevendo in dono opere. Appassionata ci rende passeggeri di questo silenzioso viaggio nei luoghi di poesia e infermità dell’artista di fama internazionale, scomparsa nel 2015 dopo un’intensa carriera durata oltre settant’anni.
L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…
Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…
A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…
Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…
In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…
La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…