Gianni Pisani, Senza titolo, 1955
Sarà visitabile fino alla fine di febbraio 2023, presso la Wunderkammer della GAM di Torino, la mostra dedicata al poeta Edoardo Sanguineti. Si tratta di un evento particolare, che vede esposte una quarantina di opere provenienti dalla collezione privata della famiglia Sanguineti.
I lavori in mostra portano tutti la firma di illustri amici del poeta genovese: da Emilio Vedova a Enrico Baj, Pietro Cascella, Ugo Nespolo e Carol Rama, solo per fare alcuni dei nomi tra i più celebri. Il fascino e la particolarità dell’evento consiste nel fatto che ciascuna opera esposta è accompagnata da alcuni versi del poeta, a volte scritti di suo pugno a commento di un’opera che amava, mentre altre volte, al contrario, era l’opera d’arte visiva a nascere dalla suggestione sull’artista delle sue parole.
Curata da Clara Allasia e Federico Sanguineti, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino e il Centro interuniversitario Edoardo Sanguineti, l’evento si configura, così, come un’esperienza intensa e stimolante per il pubblico. Ai versi, qui, si mescola la forma materica dell’arte, in un dialogo biunivoco affascinante e creativo che pone al centro il potere immaginifico della parola poetica.
Nato a Genova nel 1930, dove morì nel 2010, Edoardo Sanguineti è stato un intellettuale tra i più significativi del ventesimo secolo In Italia, ma anche giornalista, critico, uomo profondamente impegnato in politica e traduttore indimenticabile, tra le altre cose, dell’opera di Antonin Artaud. Ma soprattutto Sanguineti è stato poeta, nel senso più profondo, significativo e completo del termine.
La mostra alla GAM costituisce perciò un’occasione unica di avvicinarsi alla sua figura e alla sua opera poetica in un modo inatteso e fecondo, attraverso il medium dell’immagine. L’allestimento permette a chi guarda, infatti, di godere di quel rapporto fatto di ritmo e armonia, come una musica, tra la parola intrisa di senso del poeta e il linguaggio fatto dalle immagini e dalle forme create da alcuni dei maestri del Novecento italiano. La poesia risuona, così, letteralmente nelle immagini, e viceversa, in un circolo virtuoso di comprensione e ampliamento di significati, emozioni e suggestioni.
A completamento dell’evento, è stato realizzato un catalogo con un’introduzione di Riccardo Passoni, attuale direttore della GAM di Torino. È poi da segnalare, inoltre, in occasione della conferenza stampa d’inaugurazione della mostra, la presenza di Moni Ovadia, che ha fornito un breve ma incisivo commento dell’esperienza poetica di Sanguineti, inquadrando il suo uso del linguaggio nel contesto del rapporto con la coeva produzione artistica.
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