Uno spaccato degli artisti italiani emergenti più interessanti. Al MaXXI 13 artisti vincitori del programma Italian Council 2017, 13 opere che raccontano, in una narrazione che sembra quasi non avere interruzioni, una generazione che ha l’esigenza di riportare le difficoltà, le sofferenze, le diversità. In poche parole una mostra politica, nel senso più ampio del termine, dove si lascia poco spazio al sorriso per indugiare invece su riflessioni sempre più pressanti e coinvolgenti. Oltre che necessarie. Bravi i due curatori, Eleonora Farina e Matteo Piccioni ad individuare un percorso che lascia spazio ad ogni opera, senza che nessuna si imponga sull’altra. Alterazioni Video, Yuri Ancarani, Giorgio Andreotta Calò, Leone Contini, Danilo Correale, Nicolò Degiorgis, Flavio Favelli, Anna Franceschini, Eva Frapiccini, Alice Gosti, Margherita Moscardini, Luca Trevisani, Patrick Tuttofuoco, questi gli artisti che partecipano alla mostra dal titolo Real_Italy. Mai titolo fu più azzeccato. Coprodotta da la Direzione Generale Creatività Contemporanea e Maxxi, la mostra sottende le criticità del vivere quotidiano, a livello globale. Ed è certamente una mostra che fa pensare, e che d’altro canto fa anche sospirare, lasciando un amaro in bocca, per quello che sarebbe potuto essere e non è stato, per una situazione socio-politico-economica che non lascia spazio ad un futuro roseo.
Yuri Ancarani completa la sua trilogia che era iniziata con il video San Siro, con un lavoro dal titolo San Vittore, che narra, più con l’audio che con le immagini, la violenza di un carcere, in questo caso resa ancora più forte visto che il tema narrato include i bambini ed il loro rapporto con questo luogo.
Danilo Correale indaga invece temi come il colonialismo, il femminismo, la lotta di classe, e lo fa con una ricostruzione di sceneggiature di film italiani mai realizzati a causa della censura. Interessante l’opera di Flavio Favelli, che ogni volta cambia modalità di approccio al lavoro pur rimanendo, straordinariamente, fedele a se stesso ed assolutamente riconoscibile. L’artista propone due francobolli della Serie Imperiale prodotti durante il fascismo, ingranditi, posti alla Casa del Popolo di Bozzano ed in un ex supermercato coop, e poi strappati via dal muro e trasferiti su tela.
Commovente è anche il lavoro di Eva Frapiccini, che avevamo visto già a Palermo. Un racconto intimo del lavoro di magistrati, giornalisti, sindacalisti, di un momento storico importantissimo come quello inerente la mafia. Soffermarsi a leggere certi racconti, alcune lettere, fa cadere lo spettatore in una dimensione altra, che sembra lontana ma che invece è ancora molto vicina. Molto significativi anche gli altri lavori, come quello di Margherita Moascardini, in cui l’artista rivendica il diritto alla città anche per i rifugiati siriani, ma anche quella di Alterazioni Video, in cui si evidenzia una narrazione dolorosa ma inevitabile delle opere pubbliche incompiute in Italia, opere che, sebbene non realizzate, sono caratterizzate da un loro valore artistico specifico che gli artisti hanno proposto come nuova definizione stilistica.
La mostra, visitabile fino al 26 aprile, si avvale del fondamentale sostegno dei dodici musei prestatori delle opere. Interessante e da non perdere, l’incontro che si terrà nella giornata del 21 aprile tra gli artisti e le istituzioni, ed il pubblico, per fare il punto sullo stato dell’arte contemporanea in Italia. Sempre al Maxxi, ovviamente.
Sabrina Vedovotto
Mostra visitata il 18 febbraio
Dal 19 febbraio al 26 aprile 2020
REAL_ITALY
MAXXI
Via Guido Reni 4A – 00196 Roma
Orari: martedì, mercoledì e domenica 11:00 – 19:00, giovedì, venerdì e sabato 11:00 – 20:00
Info: maxxi.art
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