Categorie: Mostre

Una mostra a Milano indaga la mitologia contemporanea del piacere e del senso di colpa

di - 12 Giugno 2025

Apre oggi, 11 giugno, alla Lusvardi Art di Milano, la mostra Guilty Party, un’indagine performativa e concettuale che mette a nudo le dinamiche emotive e ideologiche insite nei miti contemporanei. Curata da Iana Pitenko, l’esposizione riunisce le opere di Jacopo Dal Bello, Ekaterina Costa, Federica Mariani, Giorgio Mattia e Sidonie Pellegrino, artisti che utilizzano il linguaggio visivo per interrogare quei dispositivi simbolici che Roland Barthes definiva «Mitologie», ovvero narrazioni sedimentate che travestono l’ideologia da senso comune.

Ma la mitologia, in questo caso, non si perde nel tempo delle leggende, invece assume la forma di miti moderni, quotidiani, che agiscono nei gesti, nelle immagini, nei linguaggi del potere e della cultura pop. Sono costruzioni fatte di colpa, vergogna e desiderio, che servono a mantenere lo status quo, svuotando i segni del loro significato storico e restituendoli come veritĂ  naturali, indiscutibili.

Jacopo Dal Bello, Reverse the face of time, Fridge, print on stretched canvas, medical tubes, liquid, peristaltic pump, creams, 2024

Guilty Party prende questo meccanismo e lo rovescia: ne espone le forme, lo fa collassare su se stesso. Il titolo gioca volutamente con l’ambiguità semantica: è una sentenza o una festa? Siamo i colpevoli o solo gli invitati? Le opere esposte vogliono mettere in discussione la distinzione tra vittima e complice, tra osservatore e soggetto coinvolto.

Federica Mariani, Mary’s Baby, marble coated with animal fat, 2024

In un contesto in cui la storia viene riscritta per legittimare il potere e le emozioni diventano materia prima per campagne mediatiche e populiste, Guilty Party si interroga sul ruolo dell’arte come strumento critico: è possibile smascherare un mito attraverso la sua stessa messinscena? Possiamo disattivare le narrazioni dominanti se le attraversiamo fino in fondo? Un esercizio tanto politico quanto poetico, che ci costringe a guardare senza mediazioni – se non quella dell’opera arte – i meccanismi emotivi che regolano la nostra adesione al mondo.

Articoli recenti

  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi piĂą interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30