Musée du Louvre, Parigi
Dopo il clamoroso furto dei gioielli della Corona francese avvenuto lo scorso ottobre (di cui abbiamo parlato qui), il Louvre torna a far parlare di sé in tutto il mondo. E quelle riportate dalla cronaca non sono certo belle notizie. Gli ultimi aggiornamenti provenienti dalla capitale francese riportano infatti un nuovo incidente che ha colpito il museo più visitato al mondo. Questa volta, però, non si tratta di un colpo criminale, ma di una grave emergenza tecnica causata da problemi strutturali preesistenti: un allagamento dovuto alla rottura di una conduttura ha infatti danneggiato tra le 300 e le 400 opere conservate nella biblioteca del dipartimento di Antichità egizie. A confermarlo è stato il vicedirettore generale del museo Francis Steinbock, intervenuto sull’emittente francese BFM TV per riportare la notizia.
L’incidente si sarebbe verificato la scorsa settimana e avrebbe interessato una delle tre sale della biblioteca specializzata del dipartimento delle Antichità egizie, dove vengono conservati preziosi fondi librari e materiali di ricerca utilizzati quotidianamente da egittologi, studiosi e personale del museo. I danni riguardano in gran parte libri storici, alcuni risalenti a diversi secoli fa e alla fine dell’Ottocento, oltre a periodici illustrati e riviste archeologiche di riferimento.
Come ha spiegato Steinbock alla stampa, «Alcuni volumi sono stati bagnati», ma le delicate operazioni di recupero sarebbero già iniziate: i materiali vengono trattati secondo il protocollo, con procedure conservative specifiche, che prevedono deumidificazione pagina per pagina, l’uso di apposita carta assorbente e interventi mirati sugli impianti per stabilizzare il microclima. Al momento è anche in corso una ricognizione completa per stabilire l’entità esatta dei danni e valutare lo stato di conservazione dei materiali colpiti.
Nonostante il museo non abbia ancora fornito alcuna stima economica delle perdite, è chiaro che si tratti di un patrimonio bibliografico di altissimo valore scientifico e storico, fondamentale per lo studio delle civiltà dell’antico Egitto.
L’allagamento arriva in un momento già estremamente delicato per l’istituzione parigina: è infatti inciso nella memoria collettiva il furto del 19 ottobre scorso, quando quattro uomini sono riusciti, in meno di otto minuti, a trafugare otto gioielli della Corona francese. Il valore del bottino? Circa 88 milioni di euro.
Le indagini, coordinate dalla procura di Parigi, sono ancora in corso. Finora sono stati arrestati quattro uomini, accusati di rapina aggravata e di associazione a delinquere, mentre una donna è stata fermata con l’accusa di complicità, ma ha negato ogni coinvolgimento.
Tra furti clamorosi e incidenti tecnici, il Louvre sembra perciò attraversare una fase particolarmente complessa, che riaccende il dibattito sulla sicurezza e sulla conservazione del patrimonio culturale anche nelle istituzioni più prestigiose al mondo.
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