credits SNFCC – Fondazione Stavros Niarchos
Pur immersa in contesti archeologici di fama mondiale e convenzionalmente relegata a capitale dell’antico, Atene sta emergendo sempre più come polo dinamico dell’arte contemporanea. La città instaura quotidianamente con il visitatore un dialogo permanente fra quella che è la tradizione storica e nuove pratiche visive: istituzioni nazionali, fondazioni culturali e spazi sperimentali offrono sempre più spesso una narrativa in cui il passato convive con l’innovazione. Dal Museo Nazionale d’Arte Contemporanea – l’EMST – alle iniziative del quartiere portuale e periferico, in ciascun sito si percepisce la volontà di fondere memoria storica e avanguardia culturale, integrando architettura, collezioni, performance e programmi pubblici. L’arte diventa pertanto il più potente strumento di rigenerazione urbana, di inclusione sociale e di riflessione critica sull’identità contemporanea.
Inaugurato ufficialmente nel 2000, dopo anni di ritardi burocratici, il Museo Nazionale di Arte Contemporanea ha avuto una travagliata storia nomade, ospitato da istituzioni come la Sala Concerti e il Conservatorio di Atene mentre la sua nuova sede nell’edificio di una vecchia birreria Fix, un edificio simbolo per la città di Atene, veniva ristrutturato. L’edificio, che ha visto il trasferimento delle collezioni nel 2015 e la definitiva apertura nel 2020, si trova in un quartiere – Koukaki – a pochi passi dall’Acropoli; il suo design industriale e l’impronta fortemente minimalista degli spazi espositivi rendono questo museo un palcoscenico particolarmente suggestivo per i progetti che vi si organizzano, soprattutto considerando la volontà dell’EMST di imporsi nel panorama artistico ateniese come museo d’avanguardia.
La missione dell’EMST è quella di esplorare temi come la democrazia, l’identità e l’inclusione, insieme ad alcune delle questioni più urgenti del nostro tempo: i rifugiati del Mediterraneo, la discriminazione razziale, la violenza. L’EMST custodisce una collezione che include arte contemporanea greca e internazionale e promuove proposte curatoriali fortemente sperimentali. Lo scorso anno, ha attivato una mostra tutta al femminile dal titolo provocatorio – What if Women Ruled the World? – ideata dalla direttrice Katerina Gregos. La mostra, una riflessione sul ruolo delle artiste nella governance e nel contesto sociale contemporaneo, ha dato rilevanza a 25 artiste, dieci delle quali greche.
Fino al 15 febbraio 2026, invece, sarà visitabile Why Look at Animals? A Case for the Rights of Non-Human Lives, una mostra dedicata ai diritti e al benessere animale, ispirata al celebre saggio di John Berger del 1980. Con la partecipazione di oltre 50 artisti internazionali, tra cui le italiane Elisabetta Benassi, Rossella Biscotti, Tiziana Pers e Marta Roberti, Why Look at Animals? mette in discussione l’idea di eccezionalismo umano e denuncia la violenza sistemica contro gli animali, affermandone i diritti come parte integrante della giustizia ecologica e climatica.
Qui tutte le altre mostre in corso questa estate all’EMST.
Il Centro Culturale Stavros Niarchos, progettato da Renzo Piano e inaugurato nel 2016, è situato nel quartiere di Kallithea e fa parte di un importante complesso culturale, incastonato in un grande parco urbano che comprende anche la Biblioteca Nazionale della Grecia e l’Opera Nazionale Greca. L’infrastruttura è nata grazie alla donazione della Fondazione Stavros Niarchos, è stata completata nel 2016 e consegnata allo Stato nel 2017.
L’intervento architettonico ha vinto numerosi premi per la sostenibilità ambientale, tra cui quello per l’ingegneria bioclimatica e quello per la conservazione dell’energia e dell’acqua, ma si tratta anche di un luogo noto agli ateniesi come spazio aperto e libero, fuga prediletta in mezzo alla città. Il SNFCC è un riferimento per attività culturali, concerti, performance e laboratori e il parco architettonico funge anche come fertile terreno di confronto per il pubblico cittadino e internazionale. Le mostre temporanee di questa estate sono Simone Leigh: Anatomy of Architecture (28 aprile – 31 ottobre 2025), 100 Years Takis (22 maggio – 26 ottobre 2025), Marilena Grispou | SAFE SPACE (3 aprile – 14 settembre 2025) e Claudia Wieser: Surroundings (3 aprile – 16 novembre 2025).
Pireos 138 rappresenta un luogo di ricerca e produzione culturale nella zona portuale di Atene, riconvertito da zona industriale in spazio multifunzionale per arte contemporanea, performance e ricerca. È un centro di arti visive e performative che vede 3.000 metri quadrati di spazi espositivi e un’area totale di 8.200 metri quadrati. È la sede più moderna del Museo Benaki, il cui obiettivo è quello di mantenere un collegamento dinamico con i processi culturali in corso in Grecia e oltre. Anche Pireos 138, al pari del Museo Benaki, promuove attraverso un ambiente innovativo la coesione sociale, salvaguarda il patrimonio e ispira un dialogo fortemente interculturale. Ad agosto, sarà visitabile su appuntamento la mostra In a Bright Green Field.
Fondato nel 2021 da Katerina Papanikolopoulos, l’Athens Design Forum è caratterizzato da un approccio ibrido che fonde design, arti visive e cinema. Si tratta di un’organizzazione no-profit che promuove storie del design trascurate e generative, intrecciate con modelli di lavoro e migrazione globali. Il progetto curatoriale portato avanti da Papanikolopoulos pone al centro fotografia e cinema, considerandoli strumenti chiave e complementari per interpretare e analizzare il ruolo sociale del design. Attraverso questi mezzi si esplorano dunque le intersezioni tra spazio, lavoro e migrazione. L’ADF ha sviluppato in questi anni un programma diffuso in diversi quartieri ateniesi, attivando dibattiti su periferie urbane, archivi e design marginale come metodo di conoscenza culturale.
Il Museo d’Arte Contemporanea della Basil & Elise Goulandris Foundation è stato il primo museo d’arte contemporanea in Grecia. Inaugurato il 28 luglio 1979 a Chora Andros, luogo di nascita del fondatore Basil P. Goulandris, l’edificio fonde un palazzo neoclassico degli anni ’20 a una nuova estensione di dieci livelli, cinque dei quali sotterranei. La Collezione si concentra sull’arte moderna e contemporanea, con artisti di fama mondiale quali Cézanne, Van Gogh, Gauguin, Monet, Degas, Rodin, Picasso, Braque, Kandinsky, Miró, Giacometti, Pollock, nonché acclamati artisti greci moderni e contemporanei tra cui Parthenis, Bouzianis, Vassiliou, Hadjikyriakos-Ghika, Tsarouchis, Moralis, Stamos e tanti altri. Il museo è pensato come agorà culturale nel cuore della città, ponendo al centro la convivenza fra arte moderna internazionale e cultura visuale greca. Dal 22 giugno al 2 novembre 2025 sarà possibile visitare Takis 1 ∞, una mostra che ripercorre l’intera traiettoria artistica di Takis, che si estende per quasi sette decenni, con oltre 150 opere – sculture, disegni e gioielli – accompagnate da riferimenti cinematografici e creazioni effimere.
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