Categorie: Musei

Fondazione Roma dà vita al Museo del Corso all’interno di due palazzi nobiliari. Si parte con Chagall

di - 28 Novembre 2024

A meno di un mese dall’apertura della Porta Santa, che segna l’inizio dell’anno giubilare, nasce il nuovo Museo del Corso-Polo Museale nel cuore di Roma. Una sola grande arteria viaria, la storica via del Corso, separa le due distinte realtà espositive, proponendo un viaggio nella storia tra passato e presente, in cui arte e memoria sono custodite nei due importanti edifici di Palazzo Cipolla e Palazzo Sciarra Colonna, per una nuova istituzione culturale chiamata Museo del Corso-Polo Museale, voluto e promosso da Fondazione Roma.

Per l’evento inaugurale del muovo museo, giunge per la prima volta a Roma la Crocefissione bianca, celebre opera di Marc Chagall, proveniente dall’Art Institute of Chicago, grazie all’intermediazione del Dicastero per l’Evangelizzazione, il Pro-prefetto S.E. Mons Salvatore Fisichella e Fondazione Roma, presieduta da Franco Parasassi. Opera è stata scelta e voluta per il suo messaggio mistico ed eversivo, ricco di speranza e di unione tra le culture religiose.

Palazzo Cipolla, facciata | Foto: © Vinicio Ferri | Courtesy Fondazione Roma

“In un momento storico delicato, l’esposizione dell’opera rappresenta un’opportunità per immergersi nel messaggio di speranza e riconciliazione che il Giubileo offre…” afferma Fisichella. Il nuovo polo culturale sarà uno spazio aperto alla comunità, all’inclusione, all’impegno territoriale e alla promozione della cultura, legato alla volontà di mettere a disposizione gratuitamente un patrimonio artistico mai reso pubblico. In quest’ottica di fruibilità gratuita, l’opera di Chagall potrà essere ammirata fino al 27 gennaio 2025 entrando negli eventi di maggior rilievo del Giubileo. Il mondo guarda Roma nel Giubileo e la scelta dell’opera sottolinea come nella bruttura di un mondo in conflitto non si perda la speranza.

“Dipinta intingendo il pennello nei profumi nella luce e nelle lacrime…” stando alle parole di don Alessio Geretti nell’introduzione dell’opera del pittore russo, la Crocefissione Bianca è icona dei frastuoni, icona del sangue ebro di violenza e potere ma allo stesso tempo icona di luce, di resistenza, di speranza e di fede. Tutto ha origine da un evento luttuoso chiamata la “Notte dei Cristalli” in cui il 7 novembre 1939 i vetri delle case, dei negozi di proprietà ebraica vennero distrutti, i magazzini depredati, sinagoghe bruciate, cimiteri ebraici profanati. Marc Chagall nella Crocefissione bianca, metaforicamente raccoglie quei vetri rotti e con la sua poetica pittura, attraverso quei vetri vede il cielo nella sua salvifica vastità.

Gabinetto degli Specchi, Palazzo Sciarra Colonna | Foto: © Giovanni Formosa | Courtesy Fondazione Roma

L’opera ricca di simboli tra sogno e visione diventa un’alternativa alle tenebre e anche se non cristiano, il pittore attinge alla figura di Gesù per raccontare le sofferenze dei perseguitati. Attraverso dei pannelli esplicativi ogni parte del quadro è dettagliatamente trattata per un’immersione totale nell’animo travagliato dell’artista.

La visita con guide certificate è l’unica modalità per scoprire la Collezione permanente della Fondazione Roma nel palazzo nobiliare Sciarra Colonna dagli ambienti settecenteschi progettati da Vanvitelli. All’interno, capolavori legati a Roma o realizzati da autori che hanno vissuto e lavorato nella capitale come Pompeo Batoni, Gherardo delle Notti, Pietro da Cortona, Panini, Van Wittel, Balla, Dottori, Festa, Schifano, Angeli, Fontana, Mori. Apertura straordinaria anche per l’Archivio storico che permette di visionare documenti cartacei, carte inedite del Sacro Monte di Pietà e della Cassa di Risparmio di Roma che narrano di ricostruzioni e rinascite. Di notevole valore la collezione di monete e medaglie tra cui spiccano le medaglie papali da Martino V Colonna a Papa Francesco.

Mentre a Palazzo Sciarra Colonna il viaggio nella storia dell’arte inizia dal Quattrocento fino ai giorni nostri, a Palazzo Cipolla si alterneranno grandi mostre temporanee, a servizio di un progetto sociale. “per osare e stupire, provocare ed immaginare…” parole del presidente della fondazione Franco Parasassi, anticipando i prossimi eventi: la mostra di Picasso e tra settembre ottobre 2025 la mostra dedicata a Salvador Dalì.

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