Palazzo Reale di Napoli
È stato pubblicato il nuovo bando del Ministero della Cultura per la selezione dei direttori di 14 istituti museali di seconda fascia. Dopo la nomina dei vertici dei musei autonomi di prima fascia – arrivata nottetempo e in termini a dir poco sintetici – e di 140 dirigenti dei vari uffici del dicastero, questa nuova tornata selettiva rappresenta un ulteriore passo verso il consolidamento di un sistema museale che, da tempo, aspettava una definizione per sbloccare i suoi apparati.
Tra i musei e complessi coinvolti ci sono luoghi simbolici e di grande valore, come il Museo storico e Parco del Castello di Miramare a Trieste, il Complesso monumentale della Pilotta a Parma, i Musei nazionali di Bologna, Lucca e Matera, il Pantheon e Castel Sant’Angelo a Roma, il Parco archeologico dell’Appia Antica e quello di Ercolano, Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli, le Ville monumentali della Tuscia, Palazzo Reale di Napoli, i Musei nazionali del Vomero e quelli dell’isola di Capri, fino al Castello Svevo di Bari. Istituzioni che coprono tutto il territorio nazionale e che rappresentano anche dei presìdi culturali essenziali per le comunità locali, oltre che delle eccellenze storico-artistiche.
Il bando è aperto ai cittadini dell’Unione Europea in possesso di una documentata esperienza di alto livello nella gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, nella direzione di istituti museali o di enti e strutture pubbliche e private del settore. È possibile candidarsi per un massimo di cinque musei tra quelli in elenco, presentando domanda esclusivamente attraverso la piattaforma online del Ministero entro e non oltre l’8 settembre 2025. La Commissione di valutazione, nominata dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli e composta da cinque membri esperti del settore culturale, selezionerà una rosa di 10 candidati per ciascun istituto e li convocherà a un colloquio, che si svolgerà entro il mese di novembre 2025. Al termine dei colloqui, la Commissione redige, per ciascun istituto, una rosa di tre candidati, da sottoporre alla valutazione del Direttore generale Musei – attualmente, Massimo Osanna – accompagnando ciascun nominativo con un giudizio sintetico.
Gli incarichi avranno durata quadriennale, con possibilità di rinnovo in caso di valutazione positiva dei risultati raggiunti. Oltre alla conservazione e alla gestione amministrativa, tra i compiti affidati ai futuri direttori anche il rafforzamento della dimensione pubblica e partecipativa degli istituti, lo sviluppo di strategie di accessibilità e sostenibilità, l’apertura alla contemporaneità e il dialogo con le comunità.
Il bando completo è consultabile a questo link.
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