Il MACAAL – Museum of African Contemporary Art Al Maaden di Marrakech annuncia grandi novità e ambiziosi piani di sviluppo, a seguito di un significativo investimento da parte dei suoi fondatori, la Fondation Alliances, diretta da Othman Lazraq e istituita nel 2009 da Groupe Alliances, il principale operatore di real-estate in Marocco. Tra i progetti in cantiere, una nuova sezione per l’esposizione permanente della collezione del museo, una delle più ampie e complete al mondo dedicate all’arte contemporanea africana, costituita dalla famiglia Lazraq in circa di 40 anni di attività.
Nel corso dell’anno saranno esposte a rotazione 150 opere, scelte tra i circa 2500 pezzi della collezione, tra dipinti, sculture, lavori tessili, fotografie e installazioni. Organizzata in gallerie tematiche, l’esposizione celebrerà la ricchezza culturale e l’energia creativa del continente africano e della sua diaspora dal secolo scorso a oggi, esplorando temi come la decolonizzazione, la globalizzazione e l’ambiente. Tra gli artisti, nomi emergenti e già affermati, come Joël Andrianomearisoa, Salah El Mur, Hassan Hajjaj, Abdoulaye Konaté, Daniel Otero Torres, Chéri Samba, Malick Sidibé, Maya Ines Touam, Chris Soal e Billie Zangewa. Un focus importante sarà dedicato ai pionieri del modernismo marocchino, come Farid Belkahia, Ahmed Cherkaoui, Jilali Gharbaoui, Mohamed Melehi, Chaïbia Talal e Malika Agueznay.
Il percorso espositivo, progettato dallo scenografo Franck Houndégla, sarà curato da Morad Montazami e Madeleine de Colnet, in collaborazione con la direttrice artistica del MACAAL, Meriem Berrada. Ogni sala sarà caratterizzata da apparati didascalici e critici curati da accademici e autori come Nadia Yala Kisukidi e Ariella Aïsha Azoulay.
Ma il programma del museo includerà anche installazioni site specific su commissioni annuali. I primi due progetti sono stati affidati a Salima Naji e Aïcha Snoussi e saranno presentati il prossimo anno. Il museo lancerà anche una Artist Room dedicate a mostre personali e collettive: la prima artista coinvolta sarà la franco marocchina Sara Ouhaddou, nel 2025. In aperture anche una nuova Media Library, che metterà a disposizione un ricco archivio di material video e audio riferito alle pratiche di artisti africani dagli anni ’90 a oggi.
«È un nuovo ed entusiasmante capitolo dell’evoluzione del MACAAL», ha dichiarato Othman Lazraq, presidente del MACAAL e della Fondation Alliances. «Per quasi un decennio, il museo è sato un punto di riferimento per la promozione globale dell’eredità artistica del continente africano e questi nuovi programmi porteranno più artisti alla ribalta. Favorire l’accessibilità dell’arte è qualcosa a cui la mia famiglia e io teniamo molto e speriamo di poter condividere le opera della collezione con un pubblico locale e internazionale».
L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…
Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…
A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…
Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…
In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…
La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…