Categorie: Musica

decibel_talenti laterali | Giuseppe Ielasi

di - 5 Dicembre 2003

La Sedimental records ha recentemente reso disponibile Plans di Giuseppe Ielasi, lavoro complesso ed intimista la cui superficie sembra svelare, ad ogni ascolto, nuove increspature ed angoli nascosti. Un solo brano della durata di circa trenta minuti in cui il milanese d’adozione distilla un lungo lavoro in studio: “E’ passato circa un anno e mezzo da quando ho iniziato a raccogliere i suoni. Catalogavo, ripulivo, sistemavo e lavoravo sul materiale come se si trattasse di un disco di musicaconcreta. In vari modi: ci sono pezzi con i giradischi, chitarre elettriche che ho registrato mentre aiutavo in sala d’incisione una band… ho suonato anche le porzioni di batteria mentre il gruppo era in pausa”.
A partire da questo set finito ed eterogeneo di materiali Plans si articola in una costruzione che gioca a rendere visibili i propri punti di instabilità: “Ho montato tutto con un lavoro lunghissimo. Avrei potuto fare le cose in maniera più semplice, ma mi trovo bene così. Il disco è nato con l’idea di lavorare sugli strati, di avere sempre diversi punti di vista. Ho impiegato singole tracce sovrapposte in modo da ottenere degli sfasamenti ritmici, degli incastri che su di me hanno un effetto dirompente. Ci sono momenti in cui tutto funziona come in un pezzo techno poi, magari, questo equilibrio si sfascia: ti trovi di fronte a questi buchi che ti lasciano completamente spaesato, che possono procurare ansia. Credo di essermi concentrato molto sulla magmaticità del suono”.
Poco prima dell’uscita viene eliminata la scansione in brani, presente nelle versioni embrionali del disco: “Non aveva senso: ci sono molti suoni che tornano in diverse parti del disco e amalgamano il tutto. Non mi andava, inoltre, che l’ascoltatore potesse passare liberamente da un brano all’altro: ora è, per così dire, forzato ad ascoltare Plans nella maniera in cui è stato originariamente concepito”.
Plans non è l’unica novità per il musicista che, già impegnato dal 1999 con la propria etichetta Fringes Recordings, ha unito le forze con un gruppo di compositori italiani (Elio Martusciello, Domenico Sciajno, Alessandro Bosetti, Valerio Tricoli e Renato Rinaldi) per dare vita alla Bowindo: “Con Fringes vorrei rallentare il ritmo delle nuove uscite in serie limitata e lavorare sulla serie archivio con i lavori di compositori che stimo da sempre. Bowindo è bellissima: l’idea è quella di creare un gruppo di lavoro, di documentare le collaborazioni tra noi ed altri artisti. Abbiamo intenzione di organizzare dei tour piuttosto articolati durante i quali rimarremo per qualche giorno nelle singole città per lavorare, su diversi livelli, con il suono”.

crediti fotografici amedeo martegani

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fringesrecordings.com
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francesco tenaglia

decibel sound art & musica elettronica è un progetto editoriale a cura di marco altavilla

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