Per tre giorni uno scenario incantevole, i giardini settecenteschi della Reggia di Caserta, ospiterà quaranta espositori nazionali selezionati dalla paesaggista Joan Tesei. Per la prima volta una mostra interamente dedicata al verde e all’arte del giardino nella città campana: fiori, essenze, bulbi e piante aromatiche, arredi antichi da giardino, libri, vasi, e tutto quello che occorre per vivere il verde.
La Real Serra Borbonica ospita invece le essenze scelte dal Catalogo delle Piante Moltiplicate e vendute nel Reale Giardino Inglese di Caserta, edito nel 1856, a cura del Vivaio Torsanlorenzo. Una selezione di piante rare quali: la Hovenia dulcis nota come l’albero Uvetta, l’Itea virginia un arbusto che produce dei racemi eretti di fiori color panna; il Callistemon salignus di origine australiana, l’Agapanthus africanus una bulbosa con fiori azzurri nota come il giacinto africano e introdotta in Europa nel 1679.
Durante la tre giorni non mancheranno incontri, conferenze e presentazioni di libri. Gianfranco Giustina, responsabile dei Giardini di Isola Madre, parlerà della relazione tra le piante di Caserta e di Isola Madre. Anna Peyron presenterà le rose antiche, clematidi e hydrangee del suo vivaio. Carlo Knight traccerà il percorso storico del Giardino Inglese di Caserta.
Boscarello non poteva trovare una collocazione migliore di quella del Bosco della Reggia, che dal momento della creazione è stata sia fonte di ispirazione di paesaggisti e giardinieri, sia luogo di studio e di osservazione diretta di una selezione di piante completa. Un appuntamento che non si rivolge solo agli addetti ai lavori. Non è facile esprimere l’emozione e le sensazioni che si provano quando tanta natura ci circonda. Si potrebbe pensare alla tranquillità che sempre trasmette. Questo luogo è depositario di storia, di vicende di corte, di tradizioni. La vita è protagonista e ci coinvolge. Alberi, Piante e fiori nascono, crescono, si riproducono e muoiono. Un patrimonio che ci è stato tramandato così come lo hanno visto in passato; oggi siamo noi i protagonisti e difficilmente restiamo impassibili di fronte a tanta bellezza.
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Manuela Esposito
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