Il mondo di Bunuel è stato da sempre segnato da due linguaggi fondamentali: quello del cinema, con tutte le sue regole, le sue ‘sacre’ norme della visione, e l’arte, soprattutto il surrealismo. Questo cocktail esplosivo ha fatto si che Bunuel, dotato, senza ombra di dubbio, di una genialità nell’intuizione narrativa e compositiva del racconto, diventasse uno dei più grandi autori di cinema del ‘900. I suoi film sono attraversati dall’iconoclastia, dall’erotismo, dalla lussuriosa contemplazione furtiva. I temi ricorrenti sono sempre la religione, nel suo trascinarsi in una girandola di ossessioni e di riti portati alla follia, assieme a tutti i suoi simboli, a partire dal vestiario, dalla liturgia.
Ma anche gli animali, da sempre presenti nei suoi lavori come squarci dell’onirico, la rappresentazione della more, inclemente e presente di continuo.Sue sono anche le rappresentazioni tratte dall’immediato quotidiano, come le scene di cucito e di ricamo, proponendo un’iconografia svariata in cui migliaia di oggetti, assimilabili a pochi simboli e a miriadi di segni, concorrono a tracciare un quadro completo del suo cinema. Ecco quindi che pianoforti, croci, armi, scatole, tutto è ben mescolato in questo ardente calderone. Bunuel è stato ed è un genio, capace di astrarre dalla realtà attraverso semplici e sottili sfumature personali e al contempo di distruggere tutto, di mescolare realtà e immaginario, eros e tanatos, con una grazia indicibile, che a pochi riesce.
I personaggi di Bunuel si ripetono all’infinito, in un filo che si completa film dopo film.
Così scopriamo che sotto il denso vissuto di ossessioni costanti, vivono i ricordi della sua Calanda natale, i pomeriggi di gioventù a Toledo, il sapere entomologico, le tantissime letture, i sogni, le credenze trasgressive, il pensiero iconoclasta, il subconscio…nell’allestimento del Grenoble è possibile seguire tutto il percorso della formazione del grande regista, attraverso documenti, lettere, manoscritti, quadri, in una sorta di scomposizione razionale dei pezzi che concorrono a creare l’humus crativo di uno dei più geniali autori del’900.
<b<Articoli correlati:
L’iconoclastia nell’arte
Arte nella Francia del ‘900
Andromeda Aliperta
Dal 25 al 28 luglio 2024 si svolgerà la quarta edizione di Rocksophia, che si terrà a Civitanova Marche negli…
Storie di Matrimoni, ritratti dell’immigrazione in Barriera di Milano a Torino: da Flashback Habitat, un progetto espositivo che parla di…
In mostra, diciannove artisti che tra micro-soggetti, sculture sulla punta di una matita e disegni piccolissimi, realizzano arte nel “formato…
Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…
Tra gli artisti più importanti dell’America Latina, Juan Araujo dissemina le sue opere tra la collezione del Museo Nazionale Romano…
Il curatore Simone Ceschin ci presenta il progetto di questo spazio, i cui obiettivi sono un radicale rinnovamento culturale e…
Visualizza commenti
Ehi, Andromeda... complimenti per questo tuo perfetto articolo su Jodorowsky!!