Categorie: napoli

fino al 6.I.2004 | La natura dell’arte | Sannio, sedi varie

di - 24 Ottobre 2003

La natura dell’arte è un itinerario tra diversi comuni del Sannio. La mostra diffusa –sul collaudato modello di Arte all’Arte o di Tuscia Electa, in Toscana- è curata da Giacinto Di Piertantonio, direttore della Galleria comunale d’arte contemporanea di Bergamo e diretta dal giovane critico partenopeo Marco Izzolino. Insieme alla Galleria Scognamiglio di Napoli ed alla Regione Campania sono stati coinvolti cinque artisti. Assegnata ad ognuno una città del Sannio su cui intervenire, sono stati invitati dunque a confrontarsi con un territorio ben poco avvezzo ai linguaggi del contemporaneo.
Sislej Xhafa ha tradotto il culto di Padre Pio –originario di queste zone- in un volto del Santo anamorfico e cavo in cui lo spettatore può entrare e vedere dagli occhi del frate di Pietralcina il piccolo borgo di San Lorenzello. All’interno della testa ovoidale una piccola cappella con tanto di candele; un altare che si insinua nell’immagine portando il devoto ad essere, al tempo stesso, oggetto di devozione. A Cerreto Sannita, in un edificio del paese vecchio, John Amleder ha dipinto le nude pareti di una stanza con un motivo floreale hippy ripetuto a distanze regolari. Flawer Power, questo il titolo, è una sorta di carta da parati che mette in evidenza lo stacco con la superficie originaria e tra le diverse grammatiche ottiche delle singole partiture. Entrare in posti chiusi e abbandonati è stata un’esperienza suggestiva resa possibile da Enzo Cucchi che, in un cinema scalcinato ma intensamente connotato, ha sospeso la sua pittura in quella del tempo. Due piccole tele montate entro due cornici clipeate salgono dai busti di due asinelli scolpiti. I soggetti dei due quadretti, sul tema del suicidio, sono forse maturati innanzi al dirupo su cui sorge la città di Sant’Agata de’ Goti; ora occupano le finestrelle del proiezionista in modo da apparire “immagine dell’origine” nel luogo d’origine.
Nel borgo di Montesarchio, paese una volta noto per il carcere, ecco un’opera emblematica di Michelangelo Pistoletto: la grande gabbia Lo Spazio libero -realizzata originariamente per il carcere di San Vittore- è ora montata nei giardini comunali, al centro di una rotonda, a ricordare il luogo di pena. A delimitare, con quel vuoto mentale, l’assenza della libertà. Lo spettatore relegato al di là del cubo vuoto è spinto a comporne le diverse funzioni anagrammando la scritta che corre lungo le quattro facce e la recinzione di un luogo fisico si trasforma in ricezione di luoghi mentali.
Last but not last Ettore Spalletti. Con leggerezza ragionata l’artista abruzzese ha invaso le piccole stanze nel museo archeologico di Benevento. E’ intervenuto con fogli di carta colorati stesi a terra e piegati in strisce parallele; su queste superfici ha distribuito costellazioni di borchie metalliche dorate, scintillanti punti sospesi nella monocromia.
La sospensione del tempo materiale nel tempo astrale si fa sentire più incisivamente per la presenza di reperti archeologici nello stesso edificio, reperti che però rimandano anche ad una dimensione in cui la mappa celeste era il codice del futuro.
La natura dell’arte si inserisce negli Annali delle Arti, la serie di mostre ideate da Achille Bonito Oliva per portare la regione Campania al centro del dibattito contemporaneo. Dopo le grandi personali di Francesco Clemente, Jeff Koons ed Anish Kapoor al Museo Archeologico di Napoli, La natura del’arte tenta, non senza successo, di far scoprire agli appassionati anche la dimensione del fuorinapoli.

marcello carriero


Coordinamento: Valentina Rippa
Ufficio stampa: Rosi Fontana. www.rosifontana.it
Organizzazione:
associazione nuovi percorsi via marino d’ayala, 6 – 80121 Napoli
tel. 39 400871, tel. 081 1957 6621, info@nuovipercorsi.fastwebnet.it
fino al 10 gennaio
tutte le info sull’evento


[exibart]

Visualizza commenti

  • Questo articolo è proprio scritto con i piedi
    la mostra era molto meglio di come viene descritta!Ma l'ha vista bene! L'opera di Cucchi due tele? Ma se erano sculture!

  • la cosa migliore di questa mostra??
    la stupenda cena da paladino e da mustilli
    l'artista più interessante?
    nino d'angelo
    il miglior cameriere??
    scogliamiglio

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