Dal 4 settembre 2020 al 12 gennaio 2021 la mostra âReflectedâ porta nelle sale della Galleria Nazionale dellâUmbria, a Perugia, tre Lightbox di Brian Eno (Woodbridge, Suffolk, Inghilterra, 1948): la personale, «realizzata in collaborazione con Atlante Servizi Culturali, presenterĂ tre opere che dialogheranno con i capolavori degli artisti piĂč rappresentativi della collezione del museo, quali Piero della Francesca (Polittico di SantâAntonio), Beato Angelico (Polittico Guidalotti) e Perugino (Cristo morto in pietĂ )», ha spiegato lâistituzione.
«Brian Eno, âmusicista-non musicistaâ come si Ăš lui stesso definito, inventore dellâAmbient music, produttore discografico e artista visivo, ha da sempre cercato una commistione tra i vari campi dâindagine della sua ricerca creativa.
âPittura e musica â ha affermato Brian Eno â sono sempre state intrecciate per me. Ho iniziato a giocare con la luce come mezzo allâincirca nello stesso periodo in cui ho iniziato a suonare quando ero adolescente. Quando ripenso a quello che ho fatto negli anni successivi, mi sembra di aver cercato di rallentare la musica per renderla piĂč simile alla pittura, e dare movimento alle immagini per avvicinarle alla musica⊠nella speranza che le due attivitĂ si incontrassero e si fondessero nel mezzoâ», ha aggiunto il museo.
«La rassegna offrirĂ un dialogo inedito tra le opere antiche e le Lightbox di Brian Eno, ognuna delle quali si sviluppa senza soluzione di continuitĂ attraverso combinazioni di seducenti âpaesaggi di coloreâ auto-generati utilizzando una serie di luci a LED intrecciate. Estendendo i confini temporali con un lavoro che apparentemente non ha nĂ© inizio nĂ© fine, nĂ© narrativa, Eno invita le persone a trattenersi in un luogo per un poâ di tempo. âSe un dipinto Ăš appeso a una parete â sottolinea Brian Eno -, non sentiamo che ci manchi qualcosa se distogliamo lâattenzione. Invece, con la musica e il video, abbiamo ancora lâaspettativa di un qualche tipo di spettacolo, di racconto. La mia musica e i miei video cambiano, ma cambiano lentamente. E cambiano in maniera tale che non importa perderne una parteâ», si legge nel comunicato stampa.
«Il percorso espositivo sarĂ arricchito inoltre da Raphael Revisited (2011), una serigrafia dellâartista inglese Tom Phillips (Londra, 1937), legato a Brian Eno da un legame di amicizia e collaborazione, iniziata nel 1964 alla Ipswich Art School, nella quale Phillips insegnava».
«Lâopera trae ispirazione da una tavoletta votiva, databile alla fine del Quattrocento, di un anonimo pittore umbro identificato in precedenza con un giovanissimo Raffaello (conservata alla Walker Art Gallery di Liverpool) che verrĂ utilizzata da Eno per la copertina dellâalbum Another Green World».
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