Categorie: parola d'artista

exibinterviste | la giovane arte – Zak Manzi

di - 12 Aprile 2002

Il tuo lavoro consiste nel fare arte senza fare assolutamente nulla, nell’essere artista senza essere creatore, consiste nell’appropriarti di opere altrui apponendovi la tua firma, rendendole tue. Questo è sicuramente un atto critico nei confronti del mondo dell’arte…cosa ti spinge ad operare questo tipo di ricerca e cosa ti aspetti agendo in questo modo dal pubblico e dalla critica?
Più che atto critico, penso si tratti di consapevolezza. L’arte è un ottimo altoparlante, ti permette di parlare a chi ha potere. La creazione e l’inutilità camminano insieme, è un problema di comprensione. La mia firma si pone come scambio, non sento veramente mie le cose che firmo, cerco solo di comprenderle.
Il pubblico e la critica non si aspettano nulla, proprio quello che mi aspettavo.

Hai recentemente “esposto” alla galleria Franco Marconi di Cupramarittima (AP), dove hai firmato un catalogo che rivisita La Settimana Enigmistica. Indubbiamente il lavoro concettuale è molto simile a quello di Flash Art 2000-2001…quali sono le analogie e le differenze?
Le analogie sono evidenti. Attraverso le differenze tra le due operazioni è possibile comprendere meglio il senso del Flash Art. Credo sia più giusto inoltrare questa domanda ad Angelo Rossi, è lui la mente delle due sculture.

Qual è il tuo grado di partecipazione nella realizzazione di un’opera?
Variabile e casuale, come potrebbe essere quella di chiunque incontri un artista durante la creazione.

Cosa pensi della tua arte? Dove può arrivare?
La satira spesso incarna dei personaggi per ridicolizzarli, faccio l’artista per prendere in giro la mia identità.
Mi sono accorto che l’identità nei paesi ricchi è uno strumento indispensabile per affermare dei modelli, ti permette di appropriarti delle cose, dei diritti, proprio come faccio io. Sono un artista senza opere, senza poetica, senza concetti, senza significati, inganno e persuado il pubblico.
Zak Manzi è una riflessione sull’arroganza del potere.

Questi ultimi dieci anni sono stati determinanti per lo sviluppo della giovane arte italiana. Anni di forte fermento, di nuove proposte e ricerche e, soprattutto, una rinnovata attenzione da parte della critica ma anche delle istituzioni. In questo nuovo scenario, anche il ruolo dell’artista sembra essere mutato, conquistando via via un’autonomia ed una consapevolezza sempre maggiori. In questo momento, a tuo parere, cosa si chiede ad un artista per emergere, per imporsi? La certezza di essere un critico.
La certezza di essere un gallerista.
La certezza di essere un giornalista.
La certezza di essere un’istituzione…
L’artista non doveva smettere di fare l’artista?

A cosa stai lavorando attualmente e quali sono i tuoi impegni per il prossimo futuro?
Io non lavoro, ma sto pensando che potrei farlo, firmando, di conseguenza, una mia opera. Sarebbe un gesto irriverente nei miei confronti…

Bio
Salvatore Zak Manzi, classe ’75, a giugno del 2001 ha tenuto una personale nella Galleria T293 a Napoli, esponendo il discusso Flash Art 2000-2001 realizzato da Angelo Rossi. Nel marzo del 2002 ha letteralmente tappezzato Napoli e Caserta con oltre 300 manifesti, e, appena due mesi fa ha partecipato alla collettiva I Pesci abboccano se non amano presso la Galleria Marconi a Cupramarittima.

articoli correlati
Zak Manzi a Officina 99
Il non plagio di Zak Manzi
Zak Manzi da T293 a Napoli

Stefano Verri

Exibinterviste-la giovane arte è un progetto editoriale a cura di Paola Capata

[exibart]

Visualizza commenti

  • Caro Fulvio C.,
    il tempo é l'unica risorsa davvero non rinnovabile.Sinceramente preferisco approfondire altri 1000 artisti che non Angelo Rossi/Zac Manzi.La discussione era sull'originalità dell'artista,sul plagio e sul suo utilizzo.Per me,le cose che fa,non rappresentano una novità. E' "deja vu"!
    Ne apprezzo l'abilità comunicativa,non vedo in essa alcun senso artistico.

  • Caro andan,
    i tuoi argomenti sono interessanti e se ci sono pareri diversi è bello anche questo, si ha la possibilità di scambiarci idee e di dialogare, di essere vicini in questo mondo di lupi dove ci si sente soli.
    Il commentario di Exibart è bello perchè con i commenti ci sentiamo vicini, ci conosciamo, sono belle le opere esposte che ci fanno scambiare pareri tra artisti e ci fanno conoscere ed amare, queste esperienze che viviamo bisogna coltivarle.
    C'è chi si esprime in un modo e chi in un altro, non tutti siamo uguali, che noia se tutti si fosse uguali!
    La cosa importante è l'educazione e tra noi questa non manca.
    Direte che Maria vi vuol fare scuola, compatitemi è deformazione professionale, non avete bisogno della mia scuola ma io della vostra.
    Un caro saluto a tutti.
    Maria

  • "l'artista è un individuo originale! "che bella espressione... puro romanticismo clonato.

  • Caro Zak ,
    anche la clonazione ,in senso lato, è una forma di plagio.
    Dovrebbe andarti a genio.

  • E c'hai pure ragione scusate sto romanaccio. Me dovete ciba' come so' o niente de fatto. Ste clonazioni, ste clonazioni. Prima te dicono che e' tanto pe sperimenta' co la scienza, e' pel bene del genere umano te dicono. Poi t' accorgi che nasce Dolly la capra che nun po' campa' piu' de tanto. Poi pure i quadri se fanno clonati adesso. Lo sapevate che ce sta' un sistema che se possono clona' pure le pennellate e cosi' l' astratto se po' copia' proprio bene, tanto sul net chi se n'accorge. E clona oggi e clona domani, se mangeremo tutto clonato e se faremo tutti clonati e poi chissa' dalla culla alla bara in clonazione pure.

  • Forse non è proprio legale sai... sei più bello vestito di lividi. Lasciami leccare l'adrenalina... lasciami leccare l'adrenalina.

  • E' buffo vedere il tuo viso che fa capolino dal video del pc...prima eri tu ad essere di quà dal pc....ma ti ha risucchiato il monitor, dolce Zak!!!!!
    Voglio festeggiare qui su questo sito a noi tanto caro e per te tanto importante un anno: l'anno più importante,è un anno che ci siamo lasciati...per amore della nostra libertà, per amore dell'arte, per amore delle nostre città...per amore...
    E di questo rendiamo partecipi anche tutti gli amici che qui hanno seguito le nostre storie....in fondo anche a nostra lunga relazione è stata solo una copia di tante altre, una copia sbiadita rispetto alle relazioni che viviamo oggi...caro Zak ti mando un abbraccio..anch'esso finto ovviamente!! Anzi una bella copia di quelli che ci davamo una volta...in fondo avevamo troppi Flash Art per casa per trovare spazio per noi!!!!
    Erika

    Vi prego redazione pubblicatemi questa è importante davvero per me e Zak!!!!

  • Erika,

    mi sa tanto che 'sto ZAK è un po' deficiente se ti ha lasciata andar via...hai un cuore grande come un i-mac. Mi hai commosso.

Articoli recenti

  • Mercato

Ginevra, i «magnifici gioielli» di Christie’s chiudono a CHF 49,2 milioni

Diamanti, gemme colorate, ma anche una selezione di grandi firme, da Buccellati a Van Cleef & Arpels. Ecco i top…

17 Maggio 2024 18:17
  • Attualità

Come cambia il Ministero della Cultura con il nuovo regolamento

Dal 18 maggio entrerà in vigore il nuovo regolamento di riorganizzazione del Ministero della Cultura, che sarà diviso in quattro…

17 Maggio 2024 17:36
  • Arte contemporanea

Al MACRO di Roma, quattro progetti da vedere, ascoltare e attraversare

Stefano Tamburini, Laura Grisi, Luigi Serafini, Alva Noto sono i protagonisti dei progetti espositivi del MACRO di Roma, tra design,…

17 Maggio 2024 16:21
  • Mostre

Julian Charrière ha ricreato un giardino primordiale all’interno della galleria Perrotin di Parigi

In una Parigi che sta vivendo una fase solida per l’arte contemporanea, si nota in questa primavera Panchronic Gardens la…

17 Maggio 2024 15:02
  • Progetti e iniziative

Dialoghi allucinati con l’IA: il progetto di Studio Lashup al Superattico di Milano

Risposte false di intelligenze artificiali allucinate: lo spazio di Superattico, a Milano, ospita un progetto dello Studio di design LASHUP,…

17 Maggio 2024 12:30
  • Libri ed editoria

Chimera, la libertà del corpo molteplice: il nuovo saggio di Marco Mancuso

Nel suo ultimo saggio edito da Mimesis, Marco Mancuso tenta di rompere gli schemi rigidi del capitalismo, verso la libertà…

17 Maggio 2024 11:30