Un altro lutto si è abbattuto sulla famiglia Paludetto: a pochi mesi dalla scomparsa di Franz, storico gallerista italiano, nella tarda serata di ieri, 11 novembre, è stato ritrovato privo di vita il corpo del figlio, Davide, 53 anni compiuti lo scorso 13 ottobre, nella sua casa di Rivara, quel Castello diventato un centro d’arte contemporanea di livello internazionale. La morte pare essere avvenuta per cause naturali, a seguito di un malore: da diverse ore non rispondeva al telefono. Grazie all’attività e alla passione dei Paludetto, a Rivara era stata fondata la sede del Cenacolo di pittori della Scuola di Rivara, un complesso composto dal Castello Medievale – diventato poi museo d’arte contemporanea -, dalla Villa Neobarocca e dalle Scuderie, immersi in uno splendido parco di oltre 45mila metri quadrati. Nel Castello, i Paludetto avevano messo disposizione numerosi atelier e camere dove abitualmente sono ospitati artisti italiani e stranieri, oltre a uno spazio espositivo.
Davide aveva seguito le orme del padre nel settore dell’arte contemporanea, affiancando l’attività di curatore. Prima aveva lavorato al Salone Internazionale del Libro, dove aveva ricoperto il ruolo di responsabile della parte logistica. Fondatore della galleria Davide Paludetto Arte Contemporanea, con sede a Torino, in via Artisti, aveva partecipato alla Torino Art Week appena conclusasi. Con la sua galleria ha supportato la ricerca di artisti giovani ed emergenti ma ha rappresentato anche autori già affermati, sia italiani che di altri Paesi, come l’iraniano Mustafa Sabbagh, Paolo Grassino e Salvatore Astore.
Il mondo dell’arte e della cultura perde così un instancabile organizzatore, apprezzato da tutti: sui Social Network già si avvicendano tanti messaggi di cordoglio da parte di artisti, curatori e amici.
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