Categorie: Personaggi

Maestro Beuys alla lavagna

di - 18 Dicembre 2003

Era il 3 aprile del 1980 quando Joseph Beuys (Kleve – Germania 1921- Düsseldorf 1986) tenne una delle sue lezioni a Perugia. All’evento, ideato dal critico d’arte Italo Tomassoni, assistette silenziosamente anche Alberto Burri, che per l’occasione applicò un “Cretto” nero di ferro nel posto più angusto della Rocca perugina quasi a testimoniare, come fosse un’immolazione, la tragica solitudine dell’arte.
Beuys illustrò il suo pensiero: rifondare il concetto antropocentrico dell’uomo che si sarebbe dovuto liberare da tutti i pregiudizi e le delusioni del passato. Beuys vedeva nell’arte, capace di catalizzare ogni tipo di linguaggio, la dimensione per la redenzione su cui costruire la nuova “scultura sociale”. L’arte come il mezzo più spirituale, ma tale allo stesso tempo da essere percepito da tutti gli uomini. E la comprensione coincide con quel concetto di creatività che può essere applicata in ogni settore, non solo quello artistico, ma anche sociale, in modo tale da portare intrinsecamente con sé quell’indipendenza individuale e quei mutamenti capaci di riportare ad una condizione solare la società.
Una visione utopistica, tuttavia efficacemente illustrata in sei lavagne, acquistate al tempo dal Comune di Perugia. Oggi i pannelli costituiscono opera permanente in esposizione a Palazzo della Penna, adattato a sede museale.
Dopo aver mostrato la sua volontà di fondo nella prima lavagna, nella seconda Beuys espone la possibilità di un piano energetico tale da garantire una distribuzione democratica del denaro, rappresentato come un cubo che attraverso una leva può essere sollevato e modificato. Nella terza lavagna lascia disegnata una corda che si intreccia, come simbolo dell’energia della vita, e un bastone ricurvo come segno dell’ampliamento delle facoltà sensoriali dell’uomo. Il tutto volto a pensare coscientemente ad un equo diritto al lavoro e quindi ad un guadagno per tutti. L’equilibrio deve essere cercato anche tra la produzione e il consumo, rappresentato durante la lezione nella quarta lavagna con l’immagine di una caldaia il cui fuoco costituisce la base energetica del processo. In questa concezione sociale il ruolo dello Stato dovrà essere limitato, e Beuys ricorre all’immagine del cigno iconograficamente vicino al “Lohengrin” di Wagner (quinta lavagna). Nell’ultima Beuys traccia l’applicazione del progetto in cui protagonista non rimane solo l’uomo ma tutto ciò che fa parte del creato. I segni sul fondo nero delle lavagne sono semplici ed essenziali, apparentemente criptici, ma tuttavia grafica testimonianza di una lezione, di un’azione, che ha trasmesso e trasmette energia vitale fuori da ogni conformismo, e per questo simbolo del “nuovo” concetto di arte. Validissimo motivo per mettere in programma un viaggio nella sempre splendida capitale dell’Umbria.

daniele di lodovico


Joseph Beuys a Perugia
Ordinamento museale permanente a cura di Italo Tomassoni
Palazzo della Penna
Via Podiani 11, 06121 Perugia
Orari: 10.30-13.00/15.00-17.30 (chiuso il martedì);
Biglietto: 2.50 euro con cui è possibile visitare anche la collezione “Valentino Martinelli” sempre all’interno del Palazzo della Penna.
Catalogo: a cura di Italo Tomassoni in vendita presso la mostra. (Silvana Editoriale)
Progetto realizzato dal Comune di Perugia con la collaborazione di DARC (Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee) e Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali dell’Umbria


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Capodanno a Miami: cinque mostre da non perdere in tre musei della città

Tra ceramiche e e fantascienza speculativa, proponiamo un itinerario tra le mostre più interessanti da visitare a Miami per iniziare…

31 Dicembre 2025 0:02
  • Attualità

La cultura nella Legge di Bilancio 2026: tutte le misure della manovra

Legge di Bilancio 2026, cosa cambia per cultura e turismo, dai nuovi fondi per musei e creatività al Bonus Valore…

30 Dicembre 2025 19:07
  • Mercato

Cinque oggetti di design straordinari passati all’asta nel 2025

Una selezione di lotti speciali e dei rispettivi prezzi di aggiudicazione, dal record milionario di François-Xavier Lalanne alle iconiche lampade…

30 Dicembre 2025 17:02
  • Teatro

Vita, scena, pubblico: i momenti più significativi del teatro 2025

Dal racconto dei maestri all’esperienza immersiva, fino al teatro come atto politico: il 2025 non ha smesso di interrogare la…

30 Dicembre 2025 17:00
  • Musica

Lady Macbeth alla Scala, ultima replica per l’opera che brucia per stupire

Ultima replica alla Scala per Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Šostakovič: un capolavoro musicale potentissimo che, in questa…

30 Dicembre 2025 16:18
  • Arte contemporanea

Ancora problemi per la Biennale di Istanbul, che chiude in anticipo

La 18ma edizione della Biennale di Istanbul avrebbe dovuto svolgersi su tre anni ma ha chiuso dopo due mesi, a…

30 Dicembre 2025 15:23