È Riccardo Baruzzi l’artista vincitore della seconda edizione del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, il riconoscimento dedicato al grande maestro marchigiano della pittura e promosso dall’Associazione Arte Contemporanea Picena, insieme al main sponsor Fainplast e al Comune di Ascoli Piceno. Baruzzi è stato selezionato da una shortlist di altri quattro finalisti: Paola Angelini, Andrea Barzaghi, Maria Morganti e Matteo Montani.
«La produzione di Baruzzi, attraverso la pittura e il disegno, persegue un’indagine sulle molteplici possibilità della rappresentazione tra figurazione e sintesi astratta. Il mezzo pittorico e spesso affiancato da performance e interventi installativi in un gioco di sovrapposizioni arrivando a mettere in crisi l’univocità dell’oggetto d’arte», si legge nelle motivazioni della giuria.
A selezionare i candidati della seconda edizione del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, un nutrito parterre di professionisti e specialisti del mondo dell’arte, tra cui Luca Beatrice, Michele Bonuomo, Andrea Bruciati, Cristiana Collu, Giorgio Fasol, Giuseppe Frangi, Giuseppe Iannaccone, Demetrio Paparoni, Ludovico Pratesi, Caterina Riva, Daniela Simoni, Marcello Smarrelli, Francesco Taurisano, Marco Tonelli, Angela Vettese. La novità dell’edizione del 2022 è rappresentata dall’ingresso di un nuovo partner, Arte Fiera, che attraverso una giuria dedicata ha selezionato uno dei cinque finalisti.
Questi i criteri che hanno consentito di individuare la cinquina: l’artista deve essere di nazionalità italiana; il suo lavoro deve essere essenzialmente pittorico; non deve aver compiuto più di 64 anni (gli anni di Osvaldo Licini alla sua morte); deve aver partecipato almeno a un grande evento (biennali, quadriennale o manifestazioni di pari livello, oppure, deve aver partecipato a una grande mostra in Italia o all’estero); non deve mai aver vinto il Premio Osvaldo Licini by Fainplast.
Nato a Lugo nel 1976, Riccardo Baruzzi vive e lavora a Bologna. Tra le sue mostre personali più recenti, nel 2021, “Resonance”, duo show con Pieter Vermeersch, a cura di Lilou Vidal e Luca Cerizza, alla Galleria P420. Ha esposto anche a Milano, Genova, San Paolo e Londra e ha partecipato a collettive in varie sedi museali, come il MAXXI di Roma e il MACTE di Termoli. La sua ricerca è incentrata intorno ai principi fisici e poetici del disegno e del suono, con risvolti performativi che prevedono la partecipazione di studenti d’arte, collezionisti, galleristi, incaricati di interagire con il display della pittura o con il momento stesso della sua creazione.
Come vincitore del Premio, Baruzzi, oltre a un compenso in denaro, avrà l’opportunità di realizzare una mostra personale che inaugurerà il 2 dicembre, dopo un periodo di residenza, a cura di Alessandro Zechini, Direttore artistico dell’Associazione Arte Contemporanea Picena, nei suggestivi spazi della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno. «Sono onorato di essere il vincitore, non vedo l’ora di mettermi al lavoro per la mostra. Ho parecchie idee e pensieri che affollano la mente: in primis interagire con un artista come Osvaldo Licini. Ascoli Piceno è una città incantevole. Guardandosi intorno ci si sente accolti e protetti, le piazze paiono delle grandi sale dove incontrarsi e parlare tra sconosciuti», ha commentato Baruzzi.
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