Corrado Sassi, Dittico Ricucire Gaza (Addio alle armi, Eliminare l'odio), 2024
Artists for Gaza vuole essere un momento di incontro, di dibattiti, di teatro e di musica, coinvolgendo oltre 70 artisti, attori, musicisti, registi, accumunati dalla volontà di raccontare e denunciare il genocidio in atto, contrastando la parzialità con cui viene spesso raccontato dai media del mondo occidentale. Durante la giornata inoltre saranno esposte le opere donate dagli artisti e dalle artiste che hanno partecipato all’iniziativa. Il ricavato delle opere – che si possono già trovare in vendita sulla pagina Instagram di Artists for Gaza– sarà devoluto a diverse associazioni umanitarie attive a Gaza, scelte dagli stessi artisti tra cui Emergency, UNRWA, Un ponte per, e Gazzella Onlus.
“Empatia nei confronti dei bambini e bambine, donne e uomini palestinesi e rabbia nei confronti dell’accondiscendenza dei media, delle istituzioni culturali, della politica sono stati i motori a spingermi a mettere in moto questa iniziativa” ha dichiarato Eleonora Sgaravatti, curatrice, insieme a Lina Calenne, di Artists for Gaza “non volendo più restare a guardare impotente ho mobilitato una rete di artisti e amici di lunga data, tra cui Luigi Ontani, Gianni Dessì, Corrado Sassi, Valerio Aschi [la cui opera Mar Mediterraneo 2024, mi vergogno per me, mi vergogno per tutti è il soggetto della locandina] , Aurelio Bulzatti e molti altri. Dessì ha coinvolto artisti di San Lorenzo, mentre Agnieszka Gratza ha portato nella rete nomi come Dora Garcia, Maziar Firouzi, Cesare Pietroiusti, e Justin Randolph Thompson. La collaborazione è stata intensa e corale, con l’obiettivo comune di fare più rumore possibile e aiutare concretamente la popolazione civile di Gaza martoriata dall’apartheid, dall’esproprio delle terre, dallo sterminio messo in atto da Israele negli anni che ha raggiunto adesso le proporzioni di un massacro mai visto.”
L’evento è autofinanziato, senza sponsor, a dimostrazione dell’impegno personale e della passione di chi l’ha reso possibile. La risposta degli artisti è stata entusiasta, attiva e generosa: hanno infatti donato le opere decidendo di abbassare i prezzi così da generare più ricavi per le associazioni operanti a Gaza. Intanto sono stati già raccolti circa 8mila euro.
Artists for Gaza è un grido di solidarietà e un richiamo all’azione per il cessate il fuoco in Palestina. Questa iniziativa, così come le centinaia di proteste in tutta Italia, le occupazioni delle università, le manifestazioni di solidarietà di (alcuni) intellettuali ed esponenti della comunità artistica dimostrano la volontà di non piegarsi alla narrazione dominante. In un momento storico in cui il silenzio e l’accondiscendenza dominano, è fondamentale che ogni spazio possibile venga utilizzato per prendere posizione e dare voce a chi è oppresso, unendosi in un impegno collettivo e dimostrando che anche l’arte può essere un potente strumento di sensibilizzazione e cambiamento sociale.
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