Dantedì: gli appuntamenti da non perdere, tra archeologia, arte contemporanea e film

di - 23 Marzo 2021

Il mezzo del cammin di nostra vita ha una data precisa: il 25 marzo Dante intraprese il lungo viaggio che l’avrebbe portato ad attraversare i tre regni dell’aldilà, in senso letterario ovviamente, anzi, allegorico, usando un termine più apprezzato dai filologi danteschi. E noi, a 700 anni esatti dalla morte del sommo poeta, avvenuta precisamente il 14 settembre 1321, non possiamo che ricordarlo, proprio a partire a quella giornata fatidica per la storia della letteratura e non solo. Giovedì, 25 marzo, sarà infatti Dantedì, giornata nazionale voluta dal Consiglio dei ministri e dal MIC – Ministero della Cultura, su proposta del Ministro Dario Franceschini, per celebrare il genio di Dante Alighieri (il primo Dantedì si tenne il 25 marzo scorso): dal nord al sud della Penisola, tra musei e luoghi della cultura e, soprattutto, nell’ulteriore regno dell’internet, sono in programma centinaia di appuntamenti, ad apertura ufficiale dell’anno dantesco. Qui potete trovare l’elenco ufficiale di tutti gli appuntamenti del Dantedì, mentre di seguito una nostra selezione di quelli da non perdere.

Come si celebra il Dantedì a Firenze

Molte le iniziative a Firenze. La Galleria dell’Accademia di Firenze ha realizzato un video in cui il direttore Cecilie Hollberg e Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello, raccontano L’Albero della Vita di Pacino di Buonaguida, opera conservata nelle collezioni della Galleria, che sarà esposta all’interno della mostra “Onorevole E Antico Cittadino Di Firenze. Il Bargello per Dante”, che aprirà al pubblico il prossimo 21 aprile 2021.

Il video sarà online sia sul canale YouTube che sulla pagina FB della Galleria dell’Accademia e dei Musei del Bargello, che festeggiano il Dantedì presentando anche la conclusione dei lavori di diagnostica e manutenzione degli affreschi che rappresentano il Paradiso, realizzati da Giotto e dalla sua bottega all’interno della Cappella della Maddalena, dove si trova il più antico ritratto conosciuto dell’Alighieri.

In prima linea anche le Gallerie egli Uffizi, con varie attività tra cui “A riveder le stelle. Dante illustrato da Federico Zuccari”: sul sito del museo saranno pubblicate le illustrazioni delle tre cantiche della Divina Commedia istoriate da Federico Zuccari. La RAI realizzerà le audio-descrizioni di ciascuna delle 92 tavole che compongono il percorso virtuale della mostra, pubblicate in tre tranche a partire dal 25 marzo e fruibili sul sito degli Uffizi e al link raieasyweb. Sempre giovedì 25, dalle 9,30, diretta Facebook per l’inaugurazione della scultura Alberi in versi di Giuseppe Penone, installata in Piazza della Signoria.

Da Ravenna alle Grotte di Castellana

Anche Ravenna, città dove il Sommo Poeta morì, celebra il Dantedì con vari appuntamenti con una diretta, a partire dalle 10.30 del mattino, dalla Sala Dantesca della Biblioteca Classense. Il regista e attore Massimiliano Finazzer Flory presenterà il suo film Dante, per nostra fortuna. Sempre a Ravenna continuano i preparativi per “Dante. Gli occhi e la mente. Le Arti al tempo dell’esilio”, mostra a cura di Massimo Medica, in programma presso la Chiesa di San Romualdo dal 24 aprile 2021: in prestito dal Louvre, a chiudere il percorso espositivo, torna finalmente la scultura della Madonna in Trono con Bambino, che in origine proteggeva il sarcofago di Dante Alighieri.

Nel corso del suo esilio, Dante ebbe modo di attraversare varie città, ospite di amici e conoscenti tra cui gli Ordelaffi di Forlì dove, da aprile, aprirà “Dante. La visione dell’arte”, mostra presso i Musei San Domenico, in collaborazione con gli Uffizi. In esposizione, una ricca selezione di oltre 250 opere che, nei secoli, hanno tratto ispirazione da Dante e dalla sua Commedia.

Tema simile per la mostra che aprirà a ottobre, alle Scuderie del Quirinale di Roma, a cura di Jean Clair e dedicata all’iconografia della Divina Commedia, dal Rinascimento al Romanticismo, passando per il Barocco e arrivando alle interpretazioni psicoanalitiche del Novecento.

Tornano agli appuntamenti del Dantedì del 25 marzo, questa volta si va sotto terra, con “Dalla Grave a riveder la luce”. Questo il titolo dell’iniziativa che sarà trasmessa sui canali social dell’organizzazione Hell in The Cave: una rappresentazione dell’Inferno di Dante ambientata nelle suggestive Grotte di Castellana, per conoscere Minosse, Ulisse, Beatrice e gli altri personaggi dell’Inferno dantesco.

Sugli schermi grandi, piccoli, a colori e in bianco e nero

La Rai sarà il canale ufficiale nazionale: su Rai1, alle 19.15, diretta dal Salone dei Corazzieri al Quirinale per la Celebrazione dell’Anno Dantesco, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e di Dario Franceschini. Roberto Benigni leggerà un Canto della Divina Commedia e ancora in prima serata su Rai3 con “Il Quinto dell’Inferno” e la sua memorabile interpretazione, introdotta da Corrado Augias.

Anche la Cineteca di Milano celebrerà in streaming il Dantedì, con tre contenuti del proprio archivio: L’ inferno, il primo adattamento cinematografico della Divina Commedia del 1911, il film Dante e Beatrice di Mario Caserini (1912) e un rarissimo frammento proveniente dal film Il Conte Ugolino (1908). I film saranno trasmessi in visione gratuita dal 25 al 29 marzo 2021 su cinetecamilano.it.

Anche l’Archeologia e l’Arte Contemporanea dicono la loro

#Divinarcheologia: con questo hashtag, in occasione del Dantedì e delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte dell’Alighieri, il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli presenterà in anteprima digitale, su Facebook e Instagram, alcune opere di “Mitologia e storia della Divina Commedia nelle Collezioni del MANN”, esposizione in apertura il 14 settembre. Tanti sono i personaggi della mitologia classica incontrati da Dante e Virgilio nel loro viaggio e che si ritrovano nelle collezioni del MANN. Come la statua marmorea di Diomede, fido compagno di Ulisse e con lui collocato nell’ottava bolgia del cerchio dei fraudolenti. Oppure Achille che, inserito tra i Lussuriosi dell’Inferno, ritorna in due pitture murali, l’Achille a Sciro, proveniente dalla Casa dei Dioscuri di Pompei,  e l’Achille con il centauro Chirone, citato a sua volta nel XII canto dell’Inferno.

Dall’Archeologia all’Arte Contemporanea, il passo è rapido e va sull’etere: proseguono gli appuntamenti con “Radio Dante – Un viaggio stereofonico nei versi del vate fiorentino”, il progetto di Francesca Fini in onda su Radio Mi. La trasmissione del podcast sul sommo poeta fiorentino va in streaming, ogni lunedì, dal 15 febbraio scorso, con due episodi.

I versi di Dante Alighieri tratti dalle “Rime” e dalla “Vita nuova” ci accompagnano in un viaggio guidato dalle voci degli interpreti Daniela Cavallini e Daniele Sirotti, seguiti e preparati da Emanuele Di Silvestro, giovane studioso che ha portato avanti un’accurata ricerca sul linguaggio dantesco. Nella sceneggiatura sperimentale di Francesca Fini, sviluppata in senso tridimensionale grazie al lavoro del sound-designer Boris Riccardo D’Agostino, il paesaggio sonoro si arricchisce di suggestioni insolite e spiazzanti.

Ventuno episodi in cui si alternano i sonetti, le ballate, una sestina lirica e canzoni che parlano d’amore, di vita e di morte, di amicizia e d’esilio. Un florilegio che spazia tra opere poco note al grande pubblico e altre celeberrime, come la canzone “Donne ch’avete intelletto d’Amore” che chiude il podcast nel ventunesimo episodio. Le puntate andate in onda saranno disponibili anche sul player di radio-dante.com e su Spotify.

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