FINALMENTE A CASA

di - 1 Febbraio 2009
Ora gli appassionati d’arte avranno un motivo in più per andare a Rovereto: la riapertura, dopo oltre un decennio di complessi interventi, della terza sede del Mart, ossia la Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero. Il modo migliore per festeggiare i cent’anni del Futurismo, non c’è che dire, visto che la Casa, voluta e progettata dallo stesso Fortunato Depero, è il primo museo futurista d’Italia.
Il restauro, condotto dall’architetto Renato Rizzi, pur duplicando di fatto gli spazi espositivi e i locali di servizio, ha saputo rispettare il progetto museografico di Depero, il cui cospicuo archivio, conservato presso il Mart e ricco di oltre 7.500 unità documentarie, è stato recentemente inventariato da Francesca Velardita.
Il museo consacrato a Depero fu inaugurato ufficialmente quarant’anni fa, nel 1959. Tuttavia, le sue origini risalgono addirittura al 1919, quando l’artista decise di mettere in pratica i proclami del manifesto Ricostruzione futurista dell’universo – firmato nel 1915 insieme a Giacomo Balla – aprendo a Rovereto la sua prima casa d’arte.
Inizialmente furono prodotti soprattutto arazzi, seguiti da cuscini, panciotti, mobilia, giocattoli e altri oggetti di design, assai apprezzati anche in ambiti istituzionali quali la Biennale di Arti Decorative di Monza o l’Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Parigi del 1925.
La rinnovata Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero si sviluppa su tre piani per un totale di circa seicento metri quadri, metà dei quali adibiti a sale espositive. Alcune soluzioni architettoniche adottate sono ispirate direttamente ad alcuni particolari di opere di Depero, a iniziare dalle scale a tratti anguste, desunte dalle illustrazioni eseguite per Un istituto per suicidi (1917) di Gilbert Clavel.
Il piano terra è quello che più rispecchia il precedente museo, incentrato sulle sale Eco della stampa e Sala Rovereto. Se la prima documenta in maniera avvincente la produzione deperiana nel campo del graphic design – dall’imbullonato alle numerose copertine di riviste -, la seconda è un tributo dell’artista alla Città della Quercia, scandito da dipinti che, rivestendo le pareti e i sottarchi dell’ambiente, avvolgono lo sguardo dello spettatore.
Le sale del primo piano sono dominate dalle preziose tarsie in panno, probabilmente le opere più significative dell’intero percorso, certo quelle che maggiormente rimandano agli esordi di Depero nel campo delle arti applicate. Maestosi quanto elettrizzanti, questi lavori furono realizzati in collaborazione con la moglie Rosetta. Nelle sale attigue si trovano pregevoli esempi di mobilia futurista, realizzati in legno e buxus, ma anche numerosi bozzetti e dipinti che rimandano alla giocosa produzione deperiana in questo settore.

Il piano superiore è consacrato, infine, ai Balli Plastici, brevi scene teatrali interpretate da automi, tenutesi a Roma nella primavera del 1918. Qui sono esposti sia dipinti celebri come Rotazione di ballerina e pappagalli (1917) che bozzetti scenografici e gli stessi automi in legno policromo.

articoli correlati
Depero a Venezia
video correlati
Depero pubblicitario al Mart

duccio dogheria


Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero
Via Portici, 38 – 38068 Rovereto
Orario: da martedì a domenica ore 9-17
Ingresso: intero € 6; ridotto € 4
Catalogo-inventario Nicolodi
Info: tel. +39 0464438887 / 800397760; info@mart.trento.it; www.mart.trento.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30