Vista del Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis foto credit Andrea Garuti
Si intitola Sculpture Parks. Il ruolo e lâimportanza dei parchi di scultura tra natura e paesaggio, arte e sfera pubblica, slow tourism e rigenerazione dei territori la giornata studio promossa e prodotta da Banca Ifis in collaborazione con la DGCC â Direzione Generale CreativitĂ Contemporanea del Ministero della Cultura. Lâincontro si svolgerĂ il prossimo giovedĂŹ 22 maggio a Villa FĂźrstenberg (Venezia-Mestre) sede di Banca Ifis e del suo Parco internazionale di scultura.
La giornata studio, che si avvale della curatela scientifica di Cesare Biasini Selvaggi, si propone di analizzare, attraverso best practice, le diverse tipologie e offerte culturali e turistiche dei parchi di scultura in Italia, il loro trait dâunion tra architettura e paesaggio, tra natura e patrimonio monumentale, tra slow tourism e rigenerazione dei territori, tra vocazioni produttive e attivismo civico. Per partecipare alla giornata studio è possibile iscriversi, fino a esaurimento posti, cliccando qui.
Ad aprire lâincontro saranno Ernesto FĂźrstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis e fondatore del progetto Ifis art, e Fabio De Chirico (Direttore Servizio II â Arte Contemporanea e Fotografia, Direzione Generale CreativitĂ Contemporanea, Ministero della Cultura) con un intervento sul tema Arte contemporanea, spazio pubblico, paesaggio. Progetti e iniziative della Direzione Generale CreativitĂ Contemporanea.
SeguirĂ Giuseppe Cerasa, Direttore delle Guide di Repubblica e scrittore, curatore della pubblicazione âMusei en plain air. Le vie dellâarte allâaria apertaâ, una guida nazionale di ampio respiro che narra, anche attraverso le voci dei suoi protagonisti, tanti e preziosi parchi di scultura del Bel Paese, da nord a sud dello stivale, dai piĂš grandi ai meno noti, raccontandone la storia, spesso avventurosa, gli artisti, e il loro fascino unico.
Tra gli interventi previsti spiccano quelli di Giacomo Bianchi, presidente Arte Sella impresa sociale, su Arte nella natura, trasformazione ed esperienza; Stefania Gori, Presidente Fondazione Gori-Celle, su Un parco di arte ambientale e una pratica di collezionismo tra pubblico e privato: la Fattoria di Celle; Antonio Presti, ideatore e Presidente della Fondazione Antonio Presti, su I parchi di scultura e la curatela: il caso di Fiumara dâArte;Â Francesca Colombo, direttore generale culturale BAM-Fondazione Riccardo Catella, su Il teatro a cielo aperto: BAM, il parco delle performing arts; Mariasole Garacci, storica dellâarte, giĂ Fondazione La Quadriennale di Roma, su I parchi di scultura tra arte, ecologia ed esperienza; Chiara Paolino, professore associato in Organization and Arts Management, su Parchi di scultura come Corporate Collection: lâarte come forma di Intimate Authority; Carmelo Carbotti, responsabile Marketing strategico e Ufficio studi Banca Ifis, su La misurazione di impatto sociale su persone e professioni: lâesperienza del Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis; Francesca Cigola, Architect, Art Practices Project Manager, Independent Scholar di New York, su Viaggio nei parchi di scultura americani.
Ifis art è il progetto ideato dal Presidente di Banca Ifis, Ernesto FĂźrstenberg Fassio, che raccoglie tutte le iniziative realizzate dalla Banca per la valorizzazione dellâarte, della cultura, della creativitĂ contemporanea e dei loro valori. Lâiniziativa si articola in una serie di progettualitĂ , a partire dalla collezione che la Banca ha acquisito nel tempo, costituita da oltre 120 opere di piĂš di 70 artisti, che spazia dallâarte classica a quella contemporanea.
Alcune opere della collezione hanno trovato la loro casa naturale nel Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis, curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi, allâinterno dei 22 ettari di giardino di Villa FĂźrstenberg, a Mestre. Il Parco ospita una collezione in progress di opere di maestri della scultura contemporanea, italiani e internazionali: Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo ValdĂŠs, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert, Jaume Plensa, Giuseppe Penone, Nico Vascellari, Tony Cragg, Davide Rivalta.
La missione del Parco comprende, attraverso progetti anche temporanei â mostre, performance, workshop, giornate di studi â la âcoltivazioneâ della biodiversitĂ ambientale, sociale ed economica, dellâinclusione, dei valori e diritti collegati, e di reti sinergiche tra le imprese e il terzo settore della creativitĂ contemporanea, prerequisito per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile nella nuova era della âeconomia della conoscenza e della giustizia socialeâ.
A inizio anno lâUfficio Studi di Banca Ifis ha misurato i risultati prodotti dal Parco Internazionale di Scultura da un punto di vista sociale, secondo il modello di misurazione dâimpatto sviluppato dalla Banca con il Politecnico di Milano. Stando alle risposte dei 500 visitatori intervistati, il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis genera un moltiplicatore pari a 3,9: tradotto in termini pratici, un euro investito dalla Banca nel Parco genera quasi 4 euro di valore sociale per il territorio. Questo valore arriva addirittura a 5,3 se si prende in considerazione il cluster dei partecipanti ai workshop che la Banca ha organizzato nel corso del 2024 in collaborazione col Ministero della Cultura nellâambito della Biennale di Venezia
Partendo dal Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis, il progetto Ifis art punta a âdemocratizzareâ lâarte, rendendola sempre piĂš accessibile e fruibile anche ad un pubblico meno avvezzo alla materia. Per farlo, Ifis art punta sulla forza dei nuovi canali digitali. La Banca ha, infatti, sviluppato unâinnovativa app â fruibile sia da web che da mobile â nella quale il racconto delle singole opere viene accompagnato da contenuti video inediti, storytelling e interviste agli artisti. La app è disponibile da oggi su App Store e Play Store o allâindirizzo.
Tra le progettualitĂ piĂš significative di Ifis art vi è poi il recupero e il restauro di The Migrant Child, lâopera realizzata da Banksy a Venezia, uno dei soli due lavori ufficialmente riconosciuti dallâartista sul suolo nazionale. Lâopera, che rischiava un irrimediabile quanto veloce deperimento a causa della sua esposizione allâacqua di Venezia e al maltempo, porta con sĂŠ un valore artistico e sociale elevato: attraverso il linguaggio della street art, Banksy diffonde infatti un messaggio di speranza e pace che richiama i valori della Carta Onu del 1948 sulla tutela dei diritti universali dellâuomo.
Lâimpegno della Banca per proteggere il murales ha lâobiettivo di tenere vivo questo messaggio. Oltre a mettere in sicurezza lâopera, Banca Ifis ha inoltre acquistato Palazzo San Pantalon, lâimmobile che lo ospita, e che sarĂ trasformato in uno spazio espositivo per giovani street artist, in collaborazione con la Biennale di Venezia.
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