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I parchi di scultura contemporanea a convegno a Villa Furstenberg di Venezia
Progetti e iniziative
di redazione
Si intitola Sculpture Parks. Il ruolo e l’importanza dei parchi di scultura tra natura e paesaggio, arte e sfera pubblica, slow tourism e rigenerazione dei territori la giornata studio promossa e prodotta da Banca Ifis in collaborazione con la DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’incontro si svolgerà il prossimo giovedì 22 maggio a Villa Fürstenberg (Venezia-Mestre) sede di Banca Ifis e del suo Parco internazionale di scultura.
La giornata studio, che si avvale della curatela scientifica di Cesare Biasini Selvaggi, si propone di analizzare, attraverso best practice, le diverse tipologie e offerte culturali e turistiche dei parchi di scultura in Italia, il loro trait d’union tra architettura e paesaggio, tra natura e patrimonio monumentale, tra slow tourism e rigenerazione dei territori, tra vocazioni produttive e attivismo civico. Per partecipare alla giornata studio è possibile iscriversi, fino a esaurimento posti, cliccando qui.
Ad aprire l’incontro saranno Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis e fondatore del progetto Ifis art, e Fabio De Chirico (Direttore Servizio II – Arte Contemporanea e Fotografia, Direzione Generale Creatività Contemporanea, Ministero della Cultura) con un intervento sul tema Arte contemporanea, spazio pubblico, paesaggio. Progetti e iniziative della Direzione Generale Creatività Contemporanea.
Seguirà Giuseppe Cerasa, Direttore delle Guide di Repubblica e scrittore, curatore della pubblicazione “Musei en plain air. Le vie dell’arte all’aria aperta”, una guida nazionale di ampio respiro che narra, anche attraverso le voci dei suoi protagonisti, tanti e preziosi parchi di scultura del Bel Paese, da nord a sud dello stivale, dai più grandi ai meno noti, raccontandone la storia, spesso avventurosa, gli artisti, e il loro fascino unico.

Gli interventi in scaletta
Tra gli interventi previsti spiccano quelli di Giacomo Bianchi, presidente Arte Sella impresa sociale, su Arte nella natura, trasformazione ed esperienza; Stefania Gori, Presidente Fondazione Gori-Celle, su Un parco di arte ambientale e una pratica di collezionismo tra pubblico e privato: la Fattoria di Celle; Antonio Presti, ideatore e Presidente della Fondazione Antonio Presti, su I parchi di scultura e la curatela: il caso di Fiumara d’Arte; Francesca Colombo, direttore generale culturale BAM-Fondazione Riccardo Catella, su Il teatro a cielo aperto: BAM, il parco delle performing arts; Mariasole Garacci, storica dell’arte, già Fondazione La Quadriennale di Roma, su I parchi di scultura tra arte, ecologia ed esperienza; Chiara Paolino, professore associato in Organization and Arts Management, su Parchi di scultura come Corporate Collection: l’arte come forma di Intimate Authority; Carmelo Carbotti, responsabile Marketing strategico e Ufficio studi Banca Ifis, su La misurazione di impatto sociale su persone e professioni: l’esperienza del Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis; Francesca Cigola, Architect, Art Practices Project Manager, Independent Scholar di New York, su Viaggio nei parchi di scultura americani.

Ifis art
Ifis art è il progetto ideato dal Presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, che raccoglie tutte le iniziative realizzate dalla Banca per la valorizzazione dell’arte, della cultura, della creatività contemporanea e dei loro valori. L’iniziativa si articola in una serie di progettualità, a partire dalla collezione che la Banca ha acquisito nel tempo, costituita da oltre 120 opere di più di 70 artisti, che spazia dall’arte classica a quella contemporanea.
Alcune opere della collezione hanno trovato la loro casa naturale nel Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis, curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi, all’interno dei 22 ettari di giardino di Villa Fürstenberg, a Mestre. Il Parco ospita una collezione in progress di opere di maestri della scultura contemporanea, italiani e internazionali: Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert, Jaume Plensa, Giuseppe Penone, Nico Vascellari, Tony Cragg, Davide Rivalta.
La missione del Parco comprende, attraverso progetti anche temporanei – mostre, performance, workshop, giornate di studi – la “coltivazione” della biodiversità ambientale, sociale ed economica, dell’inclusione, dei valori e diritti collegati, e di reti sinergiche tra le imprese e il terzo settore della creatività contemporanea, prerequisito per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile nella nuova era della “economia della conoscenza e della giustizia sociale”.
A inizio anno l’Ufficio Studi di Banca Ifis ha misurato i risultati prodotti dal Parco Internazionale di Scultura da un punto di vista sociale, secondo il modello di misurazione d’impatto sviluppato dalla Banca con il Politecnico di Milano. Stando alle risposte dei 500 visitatori intervistati, il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis genera un moltiplicatore pari a 3,9: tradotto in termini pratici, un euro investito dalla Banca nel Parco genera quasi 4 euro di valore sociale per il territorio. Questo valore arriva addirittura a 5,3 se si prende in considerazione il cluster dei partecipanti ai workshop che la Banca ha organizzato nel corso del 2024 in collaborazione col Ministero della Cultura nell’ambito della Biennale di Venezia
Partendo dal Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis, il progetto Ifis art punta a “democratizzare” l’arte, rendendola sempre più accessibile e fruibile anche ad un pubblico meno avvezzo alla materia. Per farlo, Ifis art punta sulla forza dei nuovi canali digitali. La Banca ha, infatti, sviluppato un’innovativa app – fruibile sia da web che da mobile – nella quale il racconto delle singole opere viene accompagnato da contenuti video inediti, storytelling e interviste agli artisti. La app è disponibile da oggi su App Store e Play Store o all’indirizzo.
Tra le progettualità più significative di Ifis art vi è poi il recupero e il restauro di The Migrant Child, l’opera realizzata da Banksy a Venezia, uno dei soli due lavori ufficialmente riconosciuti dall’artista sul suolo nazionale. L’opera, che rischiava un irrimediabile quanto veloce deperimento a causa della sua esposizione all’acqua di Venezia e al maltempo, porta con sé un valore artistico e sociale elevato: attraverso il linguaggio della street art, Banksy diffonde infatti un messaggio di speranza e pace che richiama i valori della Carta Onu del 1948 sulla tutela dei diritti universali dell’uomo.
L’impegno della Banca per proteggere il murales ha l’obiettivo di tenere vivo questo messaggio. Oltre a mettere in sicurezza l’opera, Banca Ifis ha inoltre acquistato Palazzo San Pantalon, l’immobile che lo ospita, e che sarà trasformato in uno spazio espositivo per giovani street artist, in collaborazione con la Biennale di Venezia.