Veduta della mostra Pittura italiana oggi Una nuova scena Foto Romina Santarelli Courtesy Istituto Italiano di Cultura Buenos Aires
La pittura italiana è on the road, con un progetto espositivo itinerante che punta a consolidare il ruolo delle arti visive come strumento di dialogo. Dopo l’esordio alla Triennale di Milano, la mostra Pittura italiana oggi. Una nuova scena è approdata fuori dai confini nazionali ed è diventata Pintura italiana hoy. Una nueva escena: fino al 21 settembre 2025 è infatti allestita presso il Palacio Libertad – Centro Cultural Domingo Faustino Sarmiento di Buenos Aires, grazie alla collaborazione tra Triennale Milano, l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Ambasciata d’Italia in Argentina. Il progetto, curato da Damiano Gullì, proseguirà il suo giro in Brasile e in Messico, diffondendo oltreoceano una panoramica sfaccettata della scena pittorica italiana.
Al centro della mostra, 27 artisti e artiste nati tra il 1990 e i primi anni Duemila, capaci di esplorare il mezzo pittorico nelle sue molteplici declinazioni: dalla figurazione narrativa all’astrazione materica, dalla metafisica degli oggetti alla rilettura simbolica della tradizione. Gli autori invitati sono Beatrice Alici, Bea Bonafini, Roberto de Pinto, Alice Faloretti, Alessandro Fogo, Andrea Fontanari, Giorgia Garzilli, Genuardi/Ruta (duo composto da Antonella Genuardi e Leonardo Ruta), Emilio Gola, Cecilia Granara, Diego Gualandris, Viola Leddi, Giulia Mangoni, Andrea Martinucci, Pietro Moretti, Ismaele Nones, Jem Perucchini, Edoardo Piermattei, Aronne Pleuteri, Giuliana Rosso, Davide Serpetti, Mario Silva, Sofia Silva, Marta Spagnoli, Maddalena Tesser, Eva Chiara Trevisan.
«Questa mostra offre al pubblico argentino l’opportunità di conoscere da vicino una nuova e vibrante scena di pittori italiani emergenti che, nella loro diversità , rappresentano la complessità e la ricchezza del mondo contemporaneo», ha commentato Livia Raponi, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura». Articolata in cinque sezioni – Alone/Together; History, Stories and Tradition; Metaphysics of Everyday; In Between; Forme, colori, tempo, materia – la mostra invita a interrogarsi su autorappresentazione, tempo, memoria, quotidianità e forme di astrazione, offrendo uno sguardo prismatico sul “fare pittura” oggi in Italia. E la presenza di un’opera site specific realizzata da Giulia Mangoni, in dialogo con il contesto urbano e culturale argentino, aggiunge una dimensione relazionale al progetto.
«Pittura italiana oggi rappresenta un’eccellenza della diplomazia culturale per tante ragioni, a partire dalla collaborazione di alto livello con Triennale Milano», ha commentato Marco Maria Cerbo, Capo dell’Unità per il Coordinamento degli Istituti italiani di cultura della Farnesina. «La mostra valorizza sulla scena internazionale molti giovani artisti e propone una riflessione sui percorsi contemporanei di confronto con una forma espressiva secolare. Raccontare in questi termini la nostra cultura è una parte essenziale del “fare” diplomazia attraverso l’arte, rafforzando i legami dell’Italia con gli altri Paesi del mondo».
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