Le forme dell’attesa: un’opera collettiva e vitale alla Casa delle Donne di Roma

di - 22 Settembre 2021

Luogo unico nel suo genere, la Casa Internazionale delle Donne di Roma ospita, dal 22 settembre, il progetto espositivo “Le forme dell’attesa”. La mostra presenta una sola opera collettiva, Zoe, che veicola nel suo nome il significato greco “vita”, rimanda alla forza che riempie l’universo con una costante e incessante creatività. Si tratta di un’energia vitale propriamente femminile che, da sempre, popola miti e leggende della storia dell’umanità.

Le artiste che hanno creato Zoe sono Anegla Bellocchi, Lavinia De Sclavis, Gaia di Cave Petrichella, Daniela Di Lascio, Laura Fusar Poli, Carolina Goretti, Daria Moroni, Lidia Nunzi, Martina Pecorella, Francesca Rossi, Stefania Savaglia, Carlotta Sechi. A ispirarle è stata una rosa bianca che si trova nell’Orto Botanico di Roma, chiamata Ilaria Alpi, e un libro della grande scrittrice di fantascienza Ursula K. Le Guin, “The Carrier Bag Theory of Fiction”, in cui riscrive la storia delle origini dell’umanità ridefinendo la tecnologia come una sacca da trasporto della cultura, piuttosto che un’arma di dominazione.

Con Zoe, inoltre, le artiste ricordano il centenario della nascita di Marija Gimbutas, docente di archeologia, che nel suo saggio “Il linguaggio della Dea” ha riportato alla luce la presenza cardine del femminile nella civiltà dell’Europa antica, basata sulla manualità e il saper fare. Le artiste vogliono celebrare la nascita della grande archeologa e linguista di origini lituane, omaggiandola con un messaggio di pace e invitandoci ad abbracciare la nostra interiorità in modo pacifico.

L’opera di argilla rappresenta la possibilità di ricominciare nuovamente, dopo un momento difficile, proprio da questa potenza vitale, disegnando così un nuovo futuro per le prossime generazioni, una speranza ancora più profonda e sentita, dopo le criticità che ognuno ha dovuto affrontare a causa della pandemia da Covid-19. Zoe è speranza concretizzata in argilla, la terra dove ognuna delle artiste del collettivo ha messo un pensiero di pace e nella quale ognuno è invitato a identificarsi.

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18