Museo Pecci. Un viaggio di andata e ritorno

di - 19 Aprile 2011
Che cosa accomuna artisti come Stefano Arienti, Alighiero Boetti, Emilio Isgrò, Liliana Moro?
Un viaggio, che il Museo Pecci intraprese più di venti anni fa. Nel 1988 Enrico Pecci lanciò un’importante sfida agli amministratori e industriali pratesi: regalare alla città un edificio che promuovesse l’arte contemporanea. L’edificio dell’architetto Italo Gamberini nacque come contenitore vuoto, ma ebbe così inizio la storia della collezione del Museo. “Collezione”, ricorda il direttore artistico Marco Bazzini, “che è come un mosaico che si amplia e si trasforma nel tempo”. Dagli anni Ottanta, il Centro Pecci inizia a comporre la collezione, facendo di volta in volta riferimento ai gusti e alle scelte curatoriali dei diversi direttori artistici. “Da Amnon Barzel”, ricorda Marco Bazzini, “che ne segnò con carattere la sua genesi nei tardi anni Ottanta, a Ida Panicelli che cercò un dialogo con la società, la città e la sua produzione, con l’interregno di Antonella Soldaini che fece leva sulle forze e produzioni più giovani, con quella di Bruno Corà che ha indagato le radici della contemporaneità e con quella diDaniel Soutif che per primo ha cercato una sintesi tra le contraddizioni e i conflitti dei suoi predecessori”.

Per giungere ai giorni nostri e alle scelte degli attuali direttori artistici: Marco Bazzini e Stefano Pezzato. Con la stessa libertà, Bazzini e Pezzato presentano la mostra INVITO AL VIAGGIO. Mostra che giunge oggi alla sua terza e ultima tappa. L’arco temporale si è allargato – grazie a donazioni, acquisizioni e comodati – e la mostra ripercorre gli ultimi quarant’anni dell’arte contemporanea italiana. La collezione è costituita per lo più da opere di artisti che hanno tenuto mostre personali o retrospettive al Museo. Canoa di Gilberto Zorio, Weltanschaung di Emilio Isgró o Senza titolo (montagna) di Enzo Cucchi, ad esempio, rappresentano sia episodi salienti nel percorso artistico degli artisti sia importanti testimonianze della storia espositiva del Museo.

La storia del Museo non comprende solamente mostre personali, ma anche collettive, panoramiche e tematiche: l’opera Luna di Fabio Mauri, ad esempio, prese parte alle celebrazioni del ventennale; Stella di Remo Salvadori, invece, è stata realizzata per i dieci anni del Museo. In occasione del decennale arrivarono le prime donazioni e apparvero i primi comodati, alcuni dei quali nel tempo si sono trasformati in acquisizioni. Un cambio di rotta che ha permesso di documentare espressioni precedenti agli anni Ottanta e di iniziare a documentare quelle che, dagli anni Sessanta in poi, sono state le tendenze che la regione Toscana ha saputo esprimere. Una mostra che ripercorre la genesi di una collezione e di un museo. Museo che è all’inizio del suo percorso evolutivo. Nel 2006 è iniziato un progetto di ampliamento che terminerà alla fine di quest’anno. “Una volta che il progetto espositivo sarà ultimato”, ricorda Stefano Pezzato, “il Centro Pecci sarà in grado di offrire al pubblico uno spazio espositivo completamente rinnovato e permettere un’ampia presentazione della collezione permanente, accanto alle mostre temporanee”. Le proposte della collezione del museo troveranno una dimora fissa. Questa terza tappa rappresenta un vero e proprio invito a un viaggio, che è solamente all’inizio.

a cura di irene falck


dal 6 aprile al 21 maggio 2011
INVITO AL VIAGGIO. PARTE 3

PROPOSTE DALLA COLLEZIONE DEL MUSEO

Stefano Arienti, Alighiero Boetti, Loris Cecchini, Enzo Cucchi, Emilio Isgrò, Liliana Moro,

Fabio Mauri, Remo Salvadori, Superstudio, UFO, Gilberto Zorio

PROGETTI SPECIALI

Kinkaleri, Massimo Uberti

A cura di Marco Bazzini e Stefano Pezzato

Museo Pecci Milano

Ripa di Porta Ticinese 113 – Milano

Orario: da martedì a sabato, ore 15-19

tel. 0574 5317

fax 0574 531901

info@centropecci.it

www.centropecci.it

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