La prima edizione del festival ROMADIFFUSA si svolgerà tra venerdì 23 e domenica 25 settembre 2022 e coinvolgerà attività, spazi creativi e culturali del quartiere Trastevere Ripa, nell’ottica di avviare progetti e collaborazioni tra gruppi e associazioni locali. Così, da venerdì, incontri ed eventi si dispiegheranno in tutto il quartiere, a partire dall’installazione dell’artista Sonia Andresano nel sotterraneo di una boutique in Piazza Santa Cecilia, proseguendo con la mostra diffusa nel rione dell’artista newyorkese Charlie Masson, promossa da pArt, poi la prima personale in Italia dell’artista lituana Gabrielé Adomaityté, “All disordered passions of the smart contract saccades fall”, presso la galleria T293, e l’apertura del magico cortile di Santa Maria in Cappella con il collettivo Sincasa, gruppo di giovani artisti, musicisti e sommelier turchi che trasporteranno il pubblico in un viaggio tra vini naturali da degustare e musica dal vivo.
La giornata di sabato sarà dedicata alla riscoperta dello spazio urbano, grazie a un tour fotografico guidato a cura di Enrica Panà e all’iniziativa “Slow Panchine”, sulla funzione delle panchine in città come luogo di aggregazione. Spazio anche alla musica, con il tributo di Filo Vals a Lucio Dalla, di fronte alla storica dimora del cantautore bolognese in Vicolo del Buco, l’esibizione di danza e sound afrobeat del gruppo multidisciplinare di artisti Melanin Flavours e il concerto in Piazza dei Ponziani di Jacopo Planet, artista emergente dai testi provocatori.
L’ultima giornata, invece, vedrà il pubblico coinvolto in attività di vario genere, come il “Sunday Service Gospel” nella suggestiva cornice dell’Alcazar, vecchio cinema trasteverino, “Rome Odierna”, evento curato da Forme Web TV per raccontare la Roma di oggi tramite cortometraggi e fumetti, l’orchestra improvvisata in Piazza Santa Cecilia, con il musicista argentino Santiago Vazquez e la performance itinerante con i BRAMA, collettivo di nove artisti, tra musicisti e attori, per finire con un’esibizione all’interno di un garage. Tra i vari studi d’artista e laboratori aperti al pubblico, si segnalano quelli del futurista Guido Strazza che, alla vigilia dei suoi 100 anni, aprirà per la prima volta, e di Daniela Papadia, artista palermitana, i cui lavori spaziano nelle tecniche e nei formati.
Nell’ottica dello slogan “Roma città odierna”, il festival si ripeterà periodicamente in diversi quartieri (le prossime tappe saranno Torpignattara, Esquilino, Centocelle e Testaccio), con lo scopo di superare la percezione di Roma come città statica e decadente, ancorata al proprio passato.
«Da troppo tempo – spiegano le fondatrici – la percezione di Roma è relegata al concetto di “museo a cielo aperto” e ad una retorica decadente che non tiene conto dei suoi aspetti contemporanei e vibranti. Con il festival, creiamo un ponte tra creativi, realtà innovative, artisti e musicisti contemporanei e luoghi storici, a partire dalle osterie, passando per il teatro, le chiese, i laboratori degli artigiani».
Il festival Romadiffusa è questo: una mappatura di tutto ciò che è interessante, innovativo e creativo in città al fine di metterli a sistema, renderli visibili, generare un dialogo. Il format è quello dell’evento diffuso: «Abbiamo fatto una sorta di tetris tra location e contenuti, obiettivo è portare pubblici diversi e variegati a fruire di contenuti che altrimenti non avrebbero mai scoperto, in luoghi della cultura romana tradizionale: il forno, l’osteria, il carrozziere, i laboratori degli artigiani, le chiese».
Reading nei ristoranti, concerti segreti in garage, dj set sui tetti, degustazioni di vini in un antiquario, matinée e spaghettate notturne in teatro, stand up comedy nei bar, gospel in un ex cinema, mostre dal carrozziere, proiezioni e musica dal vivo nel retro di un forno sono solo alcuni degli originali eventi previsti, per scoprire il resto del programma visita il sito ufficiale cliccando qui.
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