Sembrava amore e invece era un QR Love: l’ultima opera di Giulio Marchetti

di - 29 Aprile 2022

Da un lato avvicinano, contribuiscono a intessere relazioni potenzialmente illimitate. Dall’altro allontanano, scavano distanze incolmabili, spesso misurate dall’odio (i famigerati “haters”). Ovviamente stiamo parlando dei Social Network e del loro ecosistema, il mondo digitale, che ormai si è sovrapposto a quello reale attraverso tanti canali e, nel caso specifico, attraverso un codice. «Invece di innamorarci con gli sguardi, i nostri occhi sono diventati tecnologici, digitali, come la fotocamera di uno smartphone. A questo punto i nostri occhi non potevano più incontrare altri occhi, ma solo altri codici digitali. Solo altri inespressivi QR code», così Giulio Marchetti commenta QR Love, la sua nuova opera che ci parla della metamorfosi contemporanea, tutt’altro che mitologica, subita dalle relazioni sentimentali, nell’epoca dell’iper-connessione digitale.

Come sono cambiati i riti relazionali? Con quali modalità interagiamo con il prossimo? Come abbiamo modificato i nostri sentimenti mediati dalle protesi tecnologiche? Queste alcune delle domande aperte dalla nuova opera visuale – e, puntualmente, digitale, visto il tema affrontato – di Giulio Marchetti, per misurare la qualità dei nostri rapporti sentimentali, che ormai sembra potersi calcolare solo in base alla quantità di reactions ottenute. Una stortura nella quale siamo immersi e che ci ipnotizza.

Nell’ultima opera dell’artista nato a Roma nel 1982 – che è anche poeta, “Il sogno della vita” è il titolo della sua prima raccolta, e che già in passato ha affrontato il tema dell’intreccio, spesso tossico, tra vita e web, come nell’opera Dramazon – due esseri ibridi, un uomo e una donna dalle sembianze sfumate, proprio come i “profili” dei Social Network sono opachi, vengono colti nel gesto di abbracciarsi. Un atto d’unione simbolicamente universale che, però, qui assume tratti ambigui, come se i due fossero indecisi sul concedersi o ritrarsi, quasi fossero in attesa di una autorizzazione. Come delle protesi tecnologiche sostitutive, il ventre dell’uomo è occupato dalla fotocamera di uno smartphone che, puntato in corrispondenza verso la donna, inquadra un codice QR. Riusciranno a incontrarsi? Fotocamere e QR code, gli unici mezzi di comunicazione e di autorappresentazione, di codifica e decodifica dei nostri sentimenti, delle nostre relazioni, del nostro amore.

Articoli recenti

  • Mostre

Un volo nell’astrazione: da Kandinsky a tutta l’Italia del primo Novecento

Al MA*GA di Gallarate, fino al 12 aprile 2026, il racconto di come si irradia in Italia l’astratto a partire…

27 Dicembre 2025 16:20
  • Arte contemporanea

Il MACRO di Roma riapre le porte con una intera programmazione dedicata alla città

Dopo una lunga attesa, parte ufficialmente la direzione di Cristiana Perrella: oltre alla grande mostra UNAROMA, dedicata allo scambio intergenerazionale…

27 Dicembre 2025 15:00
  • Arte contemporanea

La mostra di John Armleder a Ginevra è come un mercatino delle feste

John Armleder gioca con l'eterna ambiguità tra opera e merce, per proporre una concezione allargata dell’arte. E la mostra al…

27 Dicembre 2025 13:30
  • Fotografia

L’ultimo regalo di Martin Parr è stato il colore delle cose di tutti

In un’epoca che sottrae presenza alle cose, il grande fotografo Martin Parr ha lasciato un’eredità che appartiene a tutti: la…

27 Dicembre 2025 12:30
  • Mercato

Mercato dell’arte 2025: storia e cronistoria dell’anno che sta per finire

Fiere, aste, collezionisti, maxi aggiudicazioni. Un racconto per frame, per picchi, per schianti, più o meno approfonditi e intrecciati tra loro,…

27 Dicembre 2025 12:22
  • Mostre

L’eternità in mostra alle Scuderie del Quirinale, con i tesori dei Faraoni

La nuova mostra nel museo capitolino propone un'esplorazione unica nell'antica cultura egizia: preziosissimi reperti dai Musei del Cairo e di…

27 Dicembre 2025 11:34