Edoardo Tesoldi, Opera, original drawing © Edoardo Tresoldi
È una estate rovente, dal nord al sud della Penisola, quella di Edoardo Tresoldi che, dopo un progetto di workshop tra Modena e Bologna, ha presentato oggi, sul lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, i lavori in corso di Opera, una nuova installazione permanente di arte pubblica, promossa e commissionata dal comune della città calabrese. Il cantiere è stato aperto nel mese di luglio e l’inaugurazione è prevista a settembre 2020.
Si tratta della seconda installazione di Tresoldi in Calabria. Nel 2013, infatti, in occasione della seconda edizione del Mura Mura Festival di Pizzo Calabro, l’artista nato a Cambiago nel 1987 realizzò la scultura, sempre in rete metallica, di un uomo affacciato sul paesaggio di un piccolo promontorio, il Collezionista di Venti. Opera è poi il secondo progetto pubblico permanente in Italia di Tresoldi, dopo la famosa Basilica di Siponto, in Puglia, il cui progetto fu commissionato dalla Soprintendenza di Archeologia della Puglia nel 2016 e, nel 2018, è stato insignito della Medaglia d’Oro d’Architettura, conferita dalla Triennale di Milano. 500 metri quadrati di rete elettrosaldata zincata alta 14 metri e pesante 7 tonnellate, per una struttura fotografatissima, alla quale è indissolubilmente legata l’immagine non solo della basilica paleocristiana ma anche quella dello stesso Tresoldi che, attualmente, è uno degli artisti italiani più ricercati anche all’estero.
Nel 2018 ha realizzato Etherea, un’opera per il Coachella Festival negli USA, uno degli eventi musicali più attesi al mondo, mentre nel 2019 ha presentato una colossale installazione a Riyadh, la capitale dell’Arabia Saudita.
«Opera nasce per rimarcare il carattere del luogo attraverso il costruito, proponendone così un’ulteriore chiave di lettura. Ho cercato di creare un luogo della contemplazione e indagare il ruolo dell’arte pubblica oggi, che ritengo debba saper accogliere il presente», ha spiegato Tresoldi.
Opera nasce per celebrare la relazione contemplativa con il luogo, attraverso il dialogo tra i canoni dell’architettura classica e la trasparenza, tutta contemporanea, della “Materia Assente”, ovvero la forma delle complesse strutture di Tresoldi, espressa tramite la caratteristica rete metallica. L’architettura aperta, composta da una serie di 46 colonne che raggiungono gli 8 metri di altezza all’interno di un parco di 2500 metri quadrati, offrirà un nuovo monumento attraversabile e completamente fruibile dai cittadini e dai visitatori.
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