Pagine - Donatella Pinocci
Una storia d’amore e di passione, tra una nobildonna e un grande artista, nella cornice di una villa che si rispecchia nelle acque di un lago, nell’Italia di inizio Novecento. Sembrerebbe l’incipit di una favola ma è la realtà e non c’è un lieto fine. Nascosta per 90 anni, è la vicenda che unì Vittoria Colonna Caetani e Umberto Boccioni, interrotta dall’improvvisa morte del maestro del Futurismo, a seguito di una caduta da cavallo, nell’agosto del 1916. «Voi mi avete illuminato, mi avete ridato uno scopo, avete messo ordine, infuocato la speranza, nobilitata la mia ambizione!», scriveva Boccioni. E da queste parole e da tutte quelle rimaste in sospeso, prendono le mosse le opere di Donatella Pinocci, in esposizione alla Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, in occasione della celebrazione dei 140 anni della nascita di Umberto Boccioni, originario proprio della città calabrese.
L’intera esposizione è dedicata alla storia d’amore vissuta da Vittoria Colonna Caetani e Umberto Boccioni sul Lago Maggiore. Tra i due vi era una corrispondenza documentata ma interrotta. Fu ritrovata nel suo portafogli una lettera della nobildonna e pare che la stessa apprese da un quotidiano la notizia del tragico incidente tre giorni dopo l’accaduto. «L’installazione, costituita da sette opere, permette alle parole d’amore rimaste in sospensione, perché mai recapitate, di trovare uno spazio d’incontro simbolico», spiegano gli organizzatori. Immagini fotografiche e testi si sovrappongono in trasparenza su fogli di carta da lucido, tra sculture e parole agitate dal vento. «Avviene in questo modo un dialogo surreale tra i due amanti attraverso l’arte. Si tratta di un inno all’Amore, un Amore in Libertà degno di Parole in Libertà e Futurismo». A cura di Marisa Cagliostro, la mostra di Donatella Pinocci alla sarà visitabile alla Pinacoteca Civica di Reggio Calabria fino al 31 dicembre 2022.
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