Categorie: roma

fino al 16.II.2010 | Disegni Europei | Roma, Oredaria

di - 5 Febbraio 2010
Il disegno tra visione e progetto raccoglieva le forme grafiche di Carla
Accardi
, Mario
Merz
, Giulio
Paolini
e tanti
altri, raccontando il diverso modo di esprimersi degli artisti italiani
chiamati in causa per la collettiva di Ludovico Pratesi. Era il 2007 e la
galleria Oredaria affrontava due aspetti del disegno: espressione visiva e
simbolica del reale da una parte, pratica concettuale e idealistica dall’altra.
Entrambi confluivano nel catalogo edito da Skira, che
abbracciava la parte figurata dell’arte italiana dagli anni ‘70 ai giorni
nostri, sottolineando la progressiva autonomia del disegno dalla sua funzione
“preparatoria”.
Sotto l’influsso di una spinta tematica simile, ma con la
direttiva curatoriale di Laura Cherubini e Giorgio Verzotti, il disegno
dall’Italia si allarga ai confini europei, e questa volta Oredaria non ospita
solo tratti illustri di nomi già affermati, ma accoglie anche giovani promesse
dai lavori inediti e freschi di studio.
È il caso dei volti nei cerchi di Tanja Rosic, che incornicia strati di carta e
stoffa sopra cui disegna donne dal profilo futurista, ipotetiche modelle per
gli abiti di Delaunay. Prima di lei, vicino all’ingresso le figure ellittiche di Luca
Bolognesi

disegnano minuti graffi di penna, alternando geometrie concentriche di pieni e
vuoti.
Poi c’è il semplice inchiostro su carta dei lavori di Pietro
Di Massimo
, in
cui la serie del “negro” mostra venti bozzetti di “soluzioni commestibili”
dell’incastro sessuale e insieme famelico di un corpo nudo con le sue
estremità.
I due grandi carboncini su carta dell’artista olandese Juul
Kraijer
si
distinguono nella simbiosi tra uomo/natura oltre che nella loro risoluzione al
negativo: su carta bianca l’abbraccio di una Dafne fiorita si stringe in una piccola
chioma di foglie, simile alla sua compagna in negativo che su cartoncino nero
siede sulla sagoma bianca di due ginocchia. Il mondo grafico e longilineo
dell’onirico russo Pavell Pepperstein appare con due acquarelli e inchiostri su carta; tre
cavalli allungano un galoppo sospesi nel vuoto, l’uno sovrastato dall’altro,
mentre tre piccoli fantini nani trattengono le redini tese e sottili, forse
ignari di essere loro a possedere due piccole ali.
E infine il mondo fantastico dei personaggi di Fabien
Verschaere
, da
Crocodile story a Super World, dove un teschio stilizzato convive con un cactus
che nel frattempo schiaccia un mostro bluastro. Il disegno, unico elemento
portante della collettiva, si sgancia così dalla funzione di opera
“transitoria” per esprimere direttamente la pulsione dell’artista e, in questo
caso, del curatore.
Il tema, caro alla galleria perché di rimando alla
precedente collettiva del 2007, sembra essere caro anche alla coppia
Cherubini/Verzotti, che in quello stesso anno inauguravano per l’Archivio di
Stato di Torino la rassegna Idea, un focus sul disegno italiano degli anni ‘90: quando il
semplice gesto della mano supera anche la più concettuale delle installazioni.

flavia montecchi
mostra visitata il 22 gennaio 2010


dall’undici dicembre 2009 al 16 febbraio 2010
Disegni Europei
a cura di Laura Cherubini e Giorgio
Verzotti
Galleria Oredaria Arti Contemporanee
Via Reggio Emilia, 22-24 (zona Porta Pia) – 00198 Roma
Orario: da martedì a sabato ore 10-13 e 16-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 0697601689; info@oredaria.it;
www.oredaria.it

[exibart]


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