Categorie: roma

fino al 18.XI.2007 | Laura Letinsky | Roma, BrancoliniGrimaldi

di - 2 Ottobre 2007
Sono vere e proprie nature morte i soggetti delle fotografie di Laura Letinsky (Winnipeg, 1962; vive a Chicago), esposte per la prima volta in Italia. Venti immagini a colori di vario formato tratte da due serie di lavori, intitolati Hardly more than ever e Say it isn’t so, che ritraggono tavole da pranzo abbandonate dai commensali con resti di cibo, tovaglioli sgualciti e vasi con fiori appassiti. Letinsky fotografa questi oggetti nel contesto degli spazi domestici familiari. Sono immagini costruite con grande cura fin nei minimi particolari, sia nella scelta degli oggetti che nei loro colori, il cui accostamento è sempre armonioso e delicato. Sono fotografie eleganti, raffinate, con una forte componente pittorica, che riportano alle nature morte dipinte dai grandi maestri del Seicento italiani e nord-europei, evidentemente amati e studiati dall’artista.
Dal 1997 Letinsky inizia a osservare con attenzione le composizioni che le si presentano davanti al termine dei pranzi e delle cene da lei stessa preparati e consumati. Veri e propri still life che esercitano su di lei una forte attrazione. Qualche anno dopo, durante un soggiorno a Berlino est, dove il contesto non familiare l’aveva resa più attenta al rapporto con il cibo sia dal punto di vista materiale che culturale, la fotografa inizia questo progetto, che ha proseguito negli anni con un’attenzione sempre nuova per i dettagli legati alla preparazione del cibo e del suo consumo.

C’è ironia in queste immagini, se si pensa al nutrirsi non come necessità di sopravvivenza, ma pura esibizione, come accade ai giorni nostri, dove gli chef sono vere e proprie star. Ma c’è anche malinconia, in quanto quelle stesse immagini sono prive di qualsiasi presenza umana e parlano di pranzi consumati e festeggiamenti ormai terminati. “Di queste fotografie -realizzate tutte su pellicola- mi incuriosisce come certi spazi, certi oggetti siano stati toccati, divorati e poi scartati –dichiara l’artista- fotografando i resti di un pasto, vado esplorando le relazioni formali tra maturo e avariato, tra ordine e disordine, tra spreco e miseria, tra piacere e bisogno”.
Con questo lavoro, Letinsky -oggi direttrice della facoltà di Arte all’università di Chicago- è riuscita a sfruttare appieno una fra le caratteristiche più potenti del mezzo fotografico: rendere esteticamente gradevole ciò che normalmente non lo è.

pierluigi sacconi
mostra visitata il 20 settembre 2007


dal 20 settembre al 18 novembre 2007
Laura Letinsky – Dirty Pretty Things
BrancoliniGrimaldi Arte Contemporanea
Via dei Tre Orologi 6/a (zona Parioli) – 00197 Roma
Orario: da martedì a sabato ore 15-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 0680693100; info@brancolinigrimaldi.com; www.brancolinigrimaldi.com

[exibart]

@https://twitter.com/pilus

Giornalista pubblicista dal 2004. Vive in Italia, Svizzera e Stati Uniti.

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18
  • Arte contemporanea

Quella di Warhol non è mai la “solita zuppa”: l’ereditĂ  di un soggetto iconico

La lattina piĂą famosa dell’arte torna protagonista: denigrata, celebrata, reinterpretata. La sua metamorfosi mostra quanto la visione di Warhol continui…

6 Dicembre 2025 9:30