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fino al 25.IV.2005 | Fasto Principesco. La corte di Dresda 1580-1620 | Roma, Palazzo Ruspoli

di - 7 Aprile 2005

Una mostra non molto vasta, questa di Palazzo Ruspoli, che arriva in forma ristretta dal Metropolitan di New York, dopo aver fatto tappa anche ad Amburgo. Un’esposizione che vuole soprattutto mettere in luce le tradizioni della gens regnante a Dresda nel breve periodo che va dal 1580 al 1620, intorno alle figure dei sovrani Cristiano I e Cristiano II.
In mostra tutto ciò che può riguardare la vita di corte ed annessi. A cominciare da un gruppo di boccali in vetro dipinto e una serie di utensili da lavoro che potremmo eufemisticamente chiamare “da giardinaggio”. Tra questi spicca una bella vanga con la pala dipinta in verde, decorata con arance e relativi fiori bianchi, molto usati nella pittura coeva (come nella Maddalena caravaggesca ad esempio). Vicino alle teche, due grandi tele ritraenti i regnanti e due busti degli stessi, scolpiti in bronzo da Carlo di Cesare Palagio. Si prosegue in una piccola sala dedicata alla caccia, aspetto fondamentale di ogni stirpe regnante.

Accanto alle armature, tra cui non manca quella di un bambino, fa mostra di sè tutto il corredo relativo: armi meravigliosamente intarsiate, spade dalle else elegantemente decorate, lussuosi contenitori per polvere da sparo.
Infine, nell’ultima grande sala, troviamo tutto ciò che rappresenta la sontuosità della corte. Da pregevoli sculture in bronzo, firmate tra gli altri dal Giambologna, ad una serie infinita di coppe d’oro di ogni forma. Incastonati si trovano i materiali più disparati e inconsueti, come la noce di cocco in fo ggia di panciuta civetta. L’oro non è però l’unico materiale per le coppe; ce ne sono molte in cristallo di rocca -che arrivava in blocco dalle Alpi a Milano- poi lavorato da abili artigiani e acquistato dalla corte di Dresda. Tutta una teca è dedicata ad oggetti d’avorio e madreperla, tra cui mirabile è un contenitore per balsami, mentre più avanti un’altra area riunisce gli orologi, tra cui quelli astronomici da tavolo. Una grande custodia piena di minuscoli cassetti destinata alla cura di oggetti da lavoro e da caccia ed infine una serie di contenitori per bere “in figura”. In tutta la sala però spicca una piccola statua equestre in bronzo, la cui base è un mosaico di pietre dall’accostamento cromatico notevole e riproducente paesaggi, delle vere e proprie pitture. Un modello dagli illustri antenati: dal monumento equestre del Gattamelata di Donatello agli affreschi di Paolo Uccello in Santa Maria del Fiore a Firenze.

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valentina correr
mostra visitata il 1 aprile 2005


Fondazione Memmo – Palazzo Ruspoli – Roma, via del Corso 418 (centro storico)– 2 marzo -25 aprile 2005 – tutti i giorni dalle 9,30 alle 19,30 – ingresso intero 6 €, ridotto e gruppi 4 € – informazioni e prenotazioni 06 – 6874704 – www.palazzoruspoli.it – catalogo Electa 40 €

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