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fino al 25.VI.2005 | Renato Mambor – Progetto per un’Antologica III | Roma, Galleria Mascherino

di - 9 Maggio 2005

Spettatore – Osservatore è il titolo della mostra. In occasione dell’inaugurazione, Renato Mambor (Roma, 1936) ha interpretato tutti e due i ruoli nel quadro scenico Cucire il Vuoto. Seduto in fondo alla galleria davanti ad un suo ricalco -una silhouette grigia che lo ritrae nella medesima posizione, creando con la luce un gioco di ombre- osserva in silenzio ed immobile i visitatori. Come sottofondo il rumore monotono e ritmato di una macchina da cucire che crea una sorta di “OM”. Un lavoro sulla riflessione, sulla memoria, ma anche sul gioco, questo di Mambor, il quale ammette che, come sua madre, anche lui ama cucire a macchina.
Dopo essersi lasciato osservare da spettatori incuriositi, l’artista si alza e chiede ad uno dei visitatori di sedersi al suo posto, di fare la sua stessa esperienza diventando adesso lui osservatore. Il coinvolgimento del pubblico è la parte “calda” dell’opera dell’artista, convinto che l’arte non cambia il mondo, ma può cambiare l’esperienza di ognuno: l’arte come sistema di conoscenza che va attivato attraverso l’esperienza diretta.
Questa mostra è la terza che la galleria romana -grazie all’impegno della curatrice Barbara Martuscello- dedica a Renato Mambor con l’intento di realizzare una rilettura critica della sua attività artistica forse mai abbastanza approfondita e troppo semplicisticamente assimilata alla così detta Pop Art romana.
E’ in questa occasione –compatta e ben allestita- che viene analizzato il ritorno alla pittura di Mambor. Il quadro che segna questo passaggio, esposto per l’occasione, è Osservando lo studio del 1983. Un uomo di spalle, una sagoma grigia poco definita, osserva dei parallelepipedi di vari colori.
Da questo quadro è nato uno spettacolo teatrale, un’occasione per sviluppare una serie di concetti a lui cari come quello di osservatore, di spettatore, di riflettore. In un’altra opera, l’Osservatore (vento leggero) del 1999, la figura di spalle osserva delle fasce orizzontali, come coltivazioni di varia natura dipinte volutamente in forma non accattivante ma molto materica. Le stratificazioni sono l’ingrediente della pittura nelle sue forme più varie: dal puntinato all’acquarello, dal timbro al rullo. Tra gli anni ’60 e ’70 artisti come Schifano, Pascali, Tacchi, Lombardo e Festa avevano postulato un azzeramento linguistico totale, togliendo l’io dal quadro, Mambor lo recupera e di fatto lo riporta al centro dell’opera d’arte.
In mostra anche due immagini tratte da un film di animazione, di cui si è persa traccia, che l’artista realizzò con la regia di Felice Farina sul tema dell’osservatore. Autodidatta di formazione, Mambor è un artista che proviene dalla periferia romana ed è tra i primi ad aver concepito una forma di pittura concettuale accompagnata, già nei primi anni ’60, da testi scritti e pubblicati su cataloghi e riviste parte integrante della sua attività creativa. Mambor spazia dalla pittura al teatro, dal cinema alla fotografia, un artista poliedrico, spesso di non facile comprensione ed il suo lavoro, grazie anche a questi approfondimenti risulta oggi di grande attualità. La mostra è corredata da un catalogo (ottimo l’intento, un poco penalizzante la grafica) che riassume la ricerca di Mambor così come è stata affrontata e approfondita nelle diverse tappe di Progetto per un’Antologica, che ne prevede una quarta e ultima nel 2006.

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Renato Mambor – Progetto per un’Antologica III, fino al 25.VI.2005 – Galleria Mascherino, Via del Mascherino, 24 00193 Roma (Borgo – San Pietro), Tel./fax: 06 68803820 – Orario: dalle 16.30 alle 19.30 escluso lunedì e festivi
mascherino@iol.it


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Giornalista pubblicista dal 2004. Vive in Italia, Svizzera e Stati Uniti.

Visualizza commenti

  • ma non è che qualcuno qui è pagato, ovvero si è fatto affascinare, dal mercante televisivo?

  • ma sai chi è Mambor ...idiota!!??
    prima di sparare corbellerie;INFORMATI!
    Non mi meraviglio se viene elogiato è un pezzo da 90 dell'arte italiana!
    STUDIA PICCOLINO!

  • forse è vero quello che dico visto che nessuno replica...
    ..adesso poi sarà un grande un certo Bigi, poi Rabarama sarà artista mondiale, ecc....

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