TvBoy è lo pseudonimo di
Salvatore Benintende (Palermo, 1979; vive a Barcellona), giovane talento della street art che, nonostante i numerosi rimandi all’immaginario giapponese – in particolar modo alla “factory” di
Takashi Murakami – è italiano al cento per cento.
Già transitato a Roma la scorsa primavera nell’ambito del progetto
Scala Mercalli, svoltosi all’Auditorium Parco della Musica, TvBoy torna nella capitale per la personale
Pop Remixes, che sin dal titolo fonde molte delle sue reinterpretazioni sarcastiche, ispirate ai più noti capolavori novecenteschi, con una rilettura originale e coerente al tempo stesso.
Al centro di ogni opera, in perfetto equilibrio compositivo, c’è sempre lui, TvBoy, un ragazzino tondeggiante con il fidatissimo cane Nico. Così
Mondrian,
Warhol,
Magritte, l’incredibile Hulk, l’omino della Michelin,
Lichtenstein e tanti altri “eroi” prendono le sembianze del buffo cartone. L’immaginario pop si fonde col tema della città: anche Roma è pop, nei suoi contrasti che dilagano, nelle dissonanze che non sempre trovano risoluzione, negli eccessi e nei difetti architettonici e urbani di una realtà storica e archeologica straordinariamente ricca.
Con le parole di Gianluca Marziani: “
TvBoy rimodella sul proprio immaginario i meccanismi della comunicazione figurativa. La sua arte coglie il succo mentale del Pop: usare il mondo come serbatoio storico dove le differenze sanate ridefiniscono le coordinate dello sguardo comune. A conferma che comunicare e riflettere parlano la lingua complessa di una pittura sintetica, ironica, senza improvvisazioni”. TvBoy seleziona con estremo rigore, ma riesce a scoprire il lato segreto delle cose, rivelando bellezze non scontate, punti di vista insoliti e però reali. Un reale richiamato con un minimo spostamento soggettivo, attraverso formule asciutte e dirette, semplici ma non sempliciste, con una ricerca che punta al dis-velamento della tangibilità delle cose.
L’esposizione alla Co2 è ordinata, nel suo movimento circolare, come i tratti e i perimetri netti dei disegni di TvBoy o i colori dalle ampie gamme e la prospettiva centrale e definita. L’artista, complici i frequenti viaggi che lo portano a conoscere spesso realtà anche assai differenti dalla sua, si sottopone continuamente a un inevitabile processo d’ibridazione e crescita, che senza dubbio lo aiuta a costruire il suo studio della creatività visiva. Così, per estensione, Tvboy parla di Salvatore e ne racconta e incarna la più intima essenza.