Categorie: roma

fino al 28.XI.2009 | Maurizio Savini | Roma, Oredaria

di - 18 Novembre 2009
È una sorta di
compendio della sua ricerca artistica ciò che Maurizio Savini (Roma, 1962) ha realizzato per l’articolato
spazio della galleria romana. Solitamente, dei suoi lavori, sono evidenziati
l’aroma e l’inconfondibile colore rosa shocking, e poco evidenziati gli altri
significati che l’artista attribuisce al chewing-gum che utilizza. Per Savini,
infatti, quest’ultimo è un materiale che ha in sé i concetti della leggerezza e
del tempo.
Attraverso la
connaturata fascinazione pop esercitata dal chewing-gum, tra il serio e il
faceto Savini tocca alcuni temi, anche politici, che espressi diversamente
potrebbero allontanare il visitatore. L’idea della deperibilità, connaturale a
un materiale corruttibile col trascorrere del tempo, è invece superata grazie
alla trasformazione della gomma in una sorta di porcellana.
Sin dalla prima opera,
all’ingresso della galleria, è chiaro che ci si imbatterà in qualcosa
d’intricato. Otto bottiglie riempite di liquido cristallino, ciascuna con una
lettera rossa, a comporre la parola Tomorrow, titolo dell’opera nonché della
mostra stessa. Bottiglie legate da una tessitura di rovi, dietro le quali è
posto uno specchio che le moltiplica e insieme riflette l’astante. Lo
spettatore, che si specchia quindi nella scritta, “è invitato a pensare che questo futuro sia in
realtà molto prossimo, è appunto domani
”, come spiega Savini.
Confusi con Hänsel e Gretel, i due bimbi di Se vuoi, puoi cancellare i tuoi ricordi
rappresentano il nuovo costume statunitense di somministrare farmaci per
rimuovere dalla memoria i traumi subiti. La presenza, sopra le loro teste, di Torna
il vento dell’est
,
“teneri” palloncini rosa dal cui filo pendono alcuni bossoli, indica che i
traumi da eliminare sono però quelli nefasti della guerra.
Contrariamente al
solito rosa, nel Transplant che gli fa da quinta scenografica, Savini usa il giallo
per conferire un senso auratico alla scultura. Ma, nella loro semplicità,
insieme a quelle rosa, le pitture murali esprimono un paradosso: sono
planimetrie senza via d’uscita che addirittura acquistano, con la nuda
lampadina, la terza dimensione.
Capisco, per te è
difficile chiamarlo dolore
, Antica simbologia e fardelli della verità e Due per uno sono tre bandiere appese al muro
e bloccate da rovi di rosa che constatano gli annosi cattivi rapporti – di ieri,
di oggi, di domani – fra alcuni “stati” del Medio Oriente. Mentre, con la
doppia rappresentazione del broker, Savini sottolinea come questa figura sia
diventata la nuova icona del nostro secolo.
Erroneamente
interpretato come crocefisso, in realtà Last call è un broker bloccato, in un
movimento di slancio, dalla crisi finanziaria che sta travagliando il nostro
presente. Mentre, ne La sindrome di Pilato, il secondo broker è intento a lavare la bandiera
dell’Italia, vessillo di una nazione che è messa letteralmente sotto i piedi
(vedasi la suola delle scarpe).

Più in generale, è
l’artista stesso che cerca di lavare i propri pensieri. Identificazione non
molto peregrina se, nella Sovrapposizione logica di due piani apparentemente
simili
, al centro
di un classico organigramma aziendale è posto l’artista e il ruolo che ricopre.
Almeno negli altri paesi occidentali.

articoli correlati
Savini a Milano

daniela trincia
mostra visitata il 1° ottobre 2009


dal primo ottobre
al 28 novembre 2009

Maurizio
Savini – Tomorrow
Galleria Oredaria
Arti Contemporanee
Via Reggio Emilia, 22-24 (zona Porta Pia) – 00198 Roma
Orario: da martedì a sabato ore 10-13 e 16-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 0697601689; info@oredaria.it;
www.oredaria.it

[exibart]


Articoli recenti

  • Mostre

A Trento l’inverno diventa arte: al Buonconsiglio una mostra celebra la magia della stagione bianca

In attesa dei Giochi olimpici invernali 2026, il Castello del Buonconsiglio dedica una grande mostra ai simboli dell’inverno, dai capolavori…

10 Dicembre 2025 0:02
  • Mercato

$ 42,8 milioni per gli orologi di Sotheby’s, a New York

Ben otto lotti venduti oltre 1 milione, dal “fiore all’occhiello” di Audemars Piguet a un Patek Phillipe riscoperto. È il…

9 Dicembre 2025 21:20
  • Danza

Il buio, il vespro, il bianco: tre giovani coreografi per una serata d’autore

Alla Fonderia di Reggio Emilia, una preziosa serata con le coreografie di tre giovani autori, sempre più affermati: Roberto Tedesco,…

9 Dicembre 2025 18:30
  • Attualità

Colpo in pieno giorno a Sao Paulo: rubate otto incisioni di Matisse

Otto incisioni di Henri Matisse e cinque opere di Candido Portinari sono state trafugate dalla Biblioteca Mário de Andrade di…

9 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

Helen Chadwick, l’artista punk al Museo Novecento di Firenze

Il Museo Novecento dedica a Helen Chadwick la prima grande retrospettiva italiana: un viaggio tra sensualità, femminismo e materia viva,…

9 Dicembre 2025 16:58
  • Arte contemporanea

Andare verso l’intangibile è una necessità: intervista all’artista Claudia Peill

A margine della sua mostra a Düsseldorf, abbiamo intervistato l’artista italiana Claudia Peill, per farci raccontare le nuove fasi della…

9 Dicembre 2025 15:30