Categorie: roma

Fino al 31.I.2015 | Massimo Bartolini | Magazzino Arte Moderna, Roma

di - 27 Gennaio 2015
Sotto il segno del caos si apre la quarta personale di Massimo Bartolini presso gli spazi di Magazzino. Il fil rouge che unisce i suoi nuovi lavori è infatti il “caos in terra”, un caos sistematizzabile, ritraibile e, in definitiva, adorabile.
La sostanza intellettuale di cui si nutrono le opere di Bartolini, nasce in parte da quel gran potere di fascinazione che ha la dialettica caos-ordine, poli entro i quali esiste il nostro mondo, e che per certe teorie scientifiche non sono nemmeno così tanto lontani. L’artista, come sempre, utilizza le tecniche e i materiali più vari.
Nella prima sala sono allestite le trenta fotografie della serie 20 ottobre, 26 novembre, in cui sono ritratte trenta capanne da lui costruite lungo la riva del mare toscano – Cecina è la città natale dell’artista, in cui vive – con rami portati dalle onde, e quindi strutturando il caos naturale in architettura.
Un attimo per riflettere e si è richiamati negli altri ambienti della galleria da strane voci: si tratta di Bets Machine, anomala roulette sinestetica. Cinque plafoniere, diverse per forma e colore della luce, si accendono e spengono a turno, ciascuna a tempo con una vocale recitata in un tono monocorde. Chiaro il riferimento alle vocali colorate di Rimbaud, ma il punto risolutivo è il finale di ogni serie, casuale e imprevedibile.
Di fronte, Corrimano ci impedisce di accedere allo spazio in cui è esposto il disegno monumentale 273 ore. Corrimano ha la forma di un lungo cordone argenteo composto da quattro corde ritorte, le cui estremità sono chiuse da bocchini di tromba da un lato e dall’altro da conchiglie spiraliformi – le conchiglie erano usate anticamente come strumenti a fiato – suggerendo così una funzione di assurdo strumento musicale. Torna la dialettica tra elemento architettonico e suono, molto cara a Bartolini se ricordiamo ad esempio l’installazione di qualche anno fa Organi, un ponteggio di tubi innocenti trasformato in organo a canne. Se l’architettura è composizione del caos naturale e dello spazio, la musica è ordinazione dei suoni in una serie ritmica e matematica.
273 ore, infine, è un grande disegno dove l’ordine del tratteggio e l’imprevedibilità del tratto a mano libera si integrano per restituire un paesaggio immaginario, e ripetere lo stesso effetto casuale dell’intreccio dei rami nella serie fotografica della prima sala.
Alla fine il ruolo dell’artista, come ogni buon creatore che si rispetti, è portare ordine nel caos, o no?

Mario Finazzi
mostra visitata l’8 gennaio
Dal 17 dicembre 2014 al 31 gennaio 2015
Massimo Bartolini
Magazzino
via dei Prefetti, 17 Roma
Orari: da Martedì a Sabato 11.00-20.00

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18