Categorie: roma

fino al 6.VI.2006 | Leigh Bowery – Taboo | Roma, The British School at Rome

di - 12 Aprile 2006

Impresario di se stesso, artista, musicista, costumista, animatore, stilista, musa e modello, Leigh Bowery (Sunshine-sobborgo di Melbourne 1961 – Londra 1994) arrivò nella capitale britannica nel 1981. Aveva con sé la giovinezza, pochi soldi, una macchina da cucire e si lasciava alle spalle un clima familiare opprimente legato all’Esercito della Salvezza. Quello che questo ragazzo australiano cercava, e che trovò, in una Londra animata dalla coda finale del movimento punk e, subito dopo, da quello New Romantic, fu la libertà di essere sé stesso. Come reazione all’imperversante clima moralista e benpensante di matrice thatcheriana che, tra l’altro, aveva tagliato qualsiasi contributo all’arte e agli artisti, i giovani ostentavano la trasgressione. “Per Bowery, che affonda le sue radici prima nel punk,” afferma Cristiana Perrella, curatrice della mostra, “la provocazione non era fine a se stessa, ma era strumento di ricerca e affermazione di vitalità.”
Già nel 2000, sempre all’Accademia Britannica, c’era stata nell’ambito di Video Vibe una prima presentazione di alcuni video sulle straordinarie performance di Bowery, alcune delle quali vengono riproposte in questa occasione. La mostra, in assoluto la prima in Italia dedicata al leggendario artista, raccoglie alcuni costumi e acconciature –c’è anche il mantello Freud-Hitler, realizzato nel 1992 con gli straccetti che Lucian Freud usava per pulire i pennelli- realizzati con un’attenzione al dettaglio che mai ci si aspetterebbe per indumenti indossati in luoghi accalcati, al buio o sotto le luci artificiali delle discoteche. Vestiti indossati da lui e dalla sua assistente e compagna di performance, anche lei membro della band Minty fondata da Bowery e da Richard Torry, nonché moglie, Nicola Bateman (ospite d’onore in questa giornata inaugurale della mostra; è lei che conserva a Brighton l’Archivio Bowery).
Tra il 1985 e il 1986, ogni giovedì notte, Bowery fu l’animatore della serata Taboo (da qui il titolo della mostra) organizzata dalla discoteca Maximus di Leicester Square, luogo di contaminazione artistica tra musica e arti visive. Ma non solo, l’elenco delle collaborazioni di questo genio dell’esuberanza, della provocazione e del grottesco è veramente lungo, a cominciare da Trojan (l’artista morto giovanissimo -come lui- di AIDS), Boy George (interprete tra l’altro dello stesso Bowery nel musical Taboo), il coreografo Michael Clark, la galleria londinese Anthony d’Offay, i registi John Maybury, Charles Atlas e Dick Jewell e, soprattutto, il pittore Lucian Freud, che lo volle come modello di molti suoi lavori.
In mostra anche tre incisioni di Freud e un nucleo di fotografie scattate da Bruce Bernard durante le lunghe sedute di posa, nello studio del pittore (altre immagini fotografiche sono di Fergus Greer e Nick Knight). Niente bustini, armature di piume e paillettes, imbottiture di gommapiuma, finti seni, zatteroni, né parrucche, insomma niente trucchi né travestimenti, Bowery posava completamente nudo, privato anche dei peli per Freud. “E’ come guardare cosa si nasconde al di sotto di un tappeto”, disse di lui il famoso pittore. Le sedute duravano fino a sette ore e si ripeterono costantemente anche cinque volte a settimana per oltre tre anni, lunghe ore in cui l’artista “ebbe modo di pensare e riflettere su si sé e sulla percezione del suo corpo”, come sostiene Cristiana Perrella. Lui, che proprio del suo corpo, attraverso i travestimenti più imprevedibili, aveva fatto “un’opera d’arte su due gambe”.
“Il mio corpo è capace di trasformarsi in innumerevoli forme” –aveva detto una volta– “l’idea di potersi trasformare dà coraggio e vigore. Riduce l’assurdità, puoi fare qualunque cosa vestito così… io voglio disturbare, intrattenere e provocare… sono interessato alle dissonanze estetiche, ad una tensione tra le contraddizioni e all’idea che qualcosa può essere spaventoso, eroico e patetico allo stesso tempo.”

manuela de leonardis
mostra visitata il 6 aprile 2006


Taboo. L’arte di Leigh Bowery e la London Club Culture
a cura di Cristiana Perrella
Roma, The British School at Rome, via Gramsci, 61
aperto lunedì-sabato ore 16.00-19.30 (chiuso domenica)
Ogni sabato negli orari della mostra verranno proiettati video delle performance di Leigh Bowery – giovedì 4 maggio alle ore 21 proiezione del film di Charles Atlas “The Legend of Leigh Bowery” (2001) – ingresso libero
per informazioni tel. 0632649381 e-mail gallery@bsrome.it


[exibart]

Nata a Roma nel 1966, è storica e critica d’arte, giornalista e curatrice indipendente. Con Postcart ha pubblicato A tu per tu con i grandi fotografi - Vol. I (2011), A tu per tu con i grandi fotografi e videoartisti - Vol. II (2012); A tu per tu con gli artisti che usano la fotografia - Vol. III (2013); A tu per tu – Fotografi a confronto – Vol. IV (2017); Cake. La cultura del dessert tra tradizione Araba e Occidente (2013), progetto a sostegno di Bait al Karama Women Center, Nablus (Palestina). E’ autrice anche Taccuino Sannita. Ricette molisane degli anni Venti (ali&no, 2015) e Isernia. L’altra memoria – Dall’archivio privato della famiglia De Leonardis alla Biblioteca comunale “Michele Romano” (Volturnia, 2017).

Articoli recenti

  • Arte antica

La Galleria Borghese arriva a Cuneo: alle origini di una collezione leggendaria

Da Raffaello a Bernini, la mostra gratuita al Complesso di San Francesco racconta la visione rivoluzionaria di Scipione Borghese e…

13 Dicembre 2025 17:22
  • Fotografia

Un immaginario paradossale: la mostra di Deloitte Photo Grant 2025 alla Triennale di Milano

Dal lutto reinventato di Idun-Tawiah alle regine popolari di Ferrero, fino alla ribellione delle donne iraniane secondo Moeini: il Photo…

13 Dicembre 2025 15:00
  • Libri ed editoria

Milano messa in opera: un libro racconta la città attraverso lo sguardo pittorico di Marina Previtali

Esce per Silvana Editoriale “Marina Previtali. Milano messa in opera”, volume curato da Lorenzo Valentino che restituisce un ritratto stratificato…

13 Dicembre 2025 14:15
  • Mercato

La Reggia di Versailles ha acquisito una rara tabacchiera della collezione Rothschild

È stata commissionata da Madame Adélaïde, figlia di Luigi XV, sul finire del Settecento. Questo dicembre, è andata all’asta a…

13 Dicembre 2025 13:48
  • Musei

MAAM: la nuova vita del primo museo abitato nella periferia di Roma

Il MAAM di Roma è stato il primo museo abitato del mondo: attualmente quasi 200 persone convivono oltre 500 opere…

13 Dicembre 2025 12:30
  • Progetti e iniziative

Brera compie 250 anni e li celebra con mostre e progetti sulla formazione artistica

Nel 2026, l’Accademia di Belle Arti di Brera celebrerà un quarto di millennio con un programma diffuso che coinvolgerà Milano…

13 Dicembre 2025 11:30