Categorie: roma

fino al 7.IX.2003 | Cecily Brown | Roma, MACRO

di - 2 Luglio 2003

La mostra dedicata dal Macro all’artista anglo-statunitense Cecily Brown (Londra 1969; vive a New York) offre per la prima volta a Roma un piccolo saggio di quella rinascita della pittura che dalla fine degli anni Novanta prese piede nelle gallerie più importanti di New York. A quel tempo attorno al gotha dell’arte americana oltre la Brown gravitavano artisti come Damian Loeb e Matthew Ritchie e fu proprio in quegli anni che la pittura, in uno dei tanti ritorni ciclici ebbe la sua rivalsa sulla videoarte e sui mezzi digitali che da tempo avevano preso il sopravvento monopolizzando critica e mercato.
Cecily Brown si ritrovò a vivere la congiuntura ide ale in cui pennello e tavolozza ripresero quota nelle gallerie più quotate. Un paio d’anni prima di trasferirsi definitivamente a New York aveva tenuto la prima mostra personale alla Eagle Gallery, nella capitale inglese, dove presentava il film d’animazione Four Letter Heven (1995, lo potrete vedere in mostra anche al Macro, preceduto da un perentorio parental advisory!) realizzato mettendo in sequenza una serie di disegni ad acquerello. La storia raccontata ha risvolti esplicitamente pornografici: fu l’uso di un linguaggio espressionista, incisivo e assolutamente non convenzionale ad aprire all’artista le porte del jet-set americano e della trendygallery Deitch Project, dove ha tenuto la prima personale newyorkese.
Da quel momento l’ascesa della Brown è nota: è entrata a far parte delle più prestigiose collezioni d’arte contemporanea del mondo ed è stata presente in alcune importanti collettive di qua e di la dell’Atlantico. Oggi continua la sua carriera artistica facendo uso di un linguaggio pittorico che guarda più che mai a De Kooning e Francis Bacon, di cui raccoglie l’eredità ideologica della non – rappresentazione.
La mostra del Macro raccoglie in un’unica sala alcuni grandi oli su tela e una piccola serie di gouaches realizzate appositamente ed ispirate alle dissacranti incisioni settecentesche di William Hogarth che sbeffeggiava con sprezzante ironia politici e potenti dell’Inghilterra di allora. Con lo stesso intento, ma con una leggerezza e un’immediatezza che oggi farebbero impallidire lo stesso Hogarth, Brown racconta con i suoi pittogrammi di corpi che si abbracciano, che si uniscono lasciando ben poco spazio al non – dipinto.
Forte l’impatto delle grandi tele: di fronte a quello che a prima vista può apparire un incomprensibile impasto pittorico si scorgono grovigli di corpi allacciati tra loro, pennellate e macchie rappresentano organi sessuali, sottolineano un gesto o un movimento in atto. E lo spettatore si ritrova voyeur, in un sovraccarico di colori e potenza visiva.

articoli correlati
Cindy Sherman in mostra alla Serpentine Gallery di Londra
Elizabeth Peyton in mostra da Roma Roma Roma

laura barreca
mostra vista il 6 giugno 2003


Cecily Brown, a cura di Danilo Eccher e Rossella Siligato
Macro, via Reggio Emilia (Porta Pia), 0667107900, macro@comune.roma
.it, www.comune.roma.it/macro , mar_dom 9-19 ch lun, ingresso intero 5.20 euro, ridotto 4,20 euro catalogo Electa 60 euro

[exibart]

Visualizza commenti

  • Lei in un'intervista ha dichiarato la sua passione per Rubens di cui apprezza il dinamismo così come per il barocco, molto movimentato, e il rorchac test. La cosa divertente che ha dichiarato è che ciascuno davanti ad un suo quadro può vedere qualsiasi cosa.

Articoli recenti

  • Mercato

Lempertz, all’asta un raro ritratto di Alessandro Farnese

Un minuscolo, preziosissimo, olio su rame ad opera del pittore fiammingo Jean de Saive sarà presto in vendita a Colonia.…

4 Maggio 2024 18:18
  • Mostre

Riscoprire l’avanguardia belga: Jef Verheyen al museo KMSKA di Anversa

Dopo una prima fase di digitalizzazione e archiviazione delle sue opere, viene presentato il lavoro di uno dei protagonisti dell'avanguardia…

4 Maggio 2024 16:23
  • Arte contemporanea

Come è nata la più famosa fornace d’arte di Murano? Una conversazione con il fondatore Adriano Berengo

La mostra Glasstress, inaugurata nei giorni di preview della Biennale, riac-cende i riflettori su questa realtà unica, che lavora in…

4 Maggio 2024 16:11
  • Fotografia

Other Identity #110. Altre forme di identità culturali e pubbliche: Black Napkin

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

4 Maggio 2024 14:10
  • Mostre

Frank Auerbach, per una pittura meditativa: la mostra a Venezia

Dopo la vittoria del Leone d’Oro alla Biennale del 1986, l’artista Frank Auerbach torna a Venezia, a Palazzo da Mosto,…

4 Maggio 2024 12:20
  • Progetti e iniziative

Food & Art: a Roma nasce Osteria La Segreta, in pieno stile Via Margutta

Nel cuore di Roma, a via Margutta, la storica strada degli artisti, nasce l’Osteria La Segreta, un progetto dell’architetto Antonio…

4 Maggio 2024 10:10