Categorie: sardegna

fino al 31.XII.2004 | Giuseppe Biasi – La Collezione Regionale | Sassari, Palazzo Frumentaria

di - 22 Ottobre 2004

Ceduta dagli eredi a condizione che fosse esposta interamente a Sassari, la collezione di 299 opere, tra dipinti, disegni ed incisioni, dell’artista Giuseppe Biasi, fu acquistata dalla Regione Sardegna nel 1956 per rimanere celata nei depositi della Soprintendenza fino al 1984, anno della prima antologica. In attesa della totale acquisizione sono state selezionate 85 opere che costituiscono il primo nucleo della Fondazione Giuseppe Biasi destinata alle sale del palazzo della Frumentaria.
Per lungo tempo dimenticato dalla critica isolana, che gli attribuiva la capacità folkloristica di illustrare la vita popolare sarda, Biasi è stato riconosciuto nella sua grandezza solo negli ultimi decenni. Autodidatta, inizia la sua attività artistica con l’illustrazione per intraprendere dal 1906 un viaggio nell’entroterra sardo che lo condurrà alla scoperta di una terra primitiva ed incontaminata dal progresso. Dal connubio tra l’arcaismo della tradizione locale ed il decorativismo della Secessione Viennese nasce l’originalità del suo linguaggio che nel 1913 lo consacrerà alla popolarità nazionale con la partecipazione alla prima mostra della Secessione romana seguita dalla Biennale di Venezia. Tra le opere riferibili al primo periodo Grande festa campestre, in linea con la tradizione costumbrista spagnola, Processione in Barbagia e una serie di ritratti di giovani donne.

La decisione di abbandonare le tematiche di vita popolare lo inducono a soggiornare in Africa dal 1924 al 1927 imprimendo una profonda evoluzione nel linguaggio che per sintesi stilistica e inclinazione al geometrismo lo accostano al Decò europeo ma anche all’avanguardia fauves. La sensuale ed accattivante Faisha, non lontana dalle indigene gaugueniane, gli Studi di teste africane ed alcune tempere dalle suggestioni espressioniste raffiguranti Le bagnanti individuano questa nodale fase. Nonostante il notevole rinnovamento riscontrabile tra l’altro nei caratteri arabeggianti, nelle tinte brune e nelle tonalità irreali delle luci adattati al mondo isolano, al suo ritorno dal continente africano il clima artistico è mutato e la sua ricerca estetica si pone oramai in antitesi con il dominante classicismo novecentista. Tracciano tale percorso gli intensi suonatori di Jazz e Coro a quattro voci, presentato all’Esposizione Universale di Parigi del 1937, caratterizzati da violenti contrasti chiaroscurali e da improvvise accensioni cromatiche. Allo stesso periodo risalgono una serie di disegni ed alcune delle originali cromolinoleografie in mostra.
Chiamato a Biella nel 1942, a realizzare alcuni cicli decorativi, l’artista sarà ingiustamente accusato di spionaggio alla fine della guerra e, durante il trasferimento in carcere assalito dalla folla inferocita. Era il 20 maggio 1945. Giuseppe Biasi moriva tra l’indifferenza della gente.

articoli correlati
Biasi al Vittoriano
Giuseppe Biasi e l’incisione
Biasi alla Galleria Comunale di Cagliari

roberta vanali
vista il 16 ottobre 2004


Giuseppe Biasi – La Collezione Regionale
Sassari, Palazzo della Frumentaria
Via delle Muraglie n. 1
Telefono 079 2592083
Dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20
Ingresso libero
A cura di Giuliana Altea
Allestimento di Antonello Cuccu
Coordinamento C. Salis, M. Valentini


[exibart]



Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18