In occasione della 18esima edizione della Quadriennale d’arte di Roma al Palazzo delle Esposizioni, Untitled Association consiglia una serie di mostre, eventi e iniziative da non perdere, con itinerari pensati per professionisti del settore, appassionati d’arte o semplici curiosi, tra musei, spazi istituzionali, gallerie private e spazi indipendenti.
Oggi, giornata di apertura al pubblico di Fantastica, la 18esima edizione della Quadriennale d’arte di Roma, ci muoviamo tra il quartiere Flaminio, con AlbumArte, e Trinità dei Monti con Biblioteca Hertziana, Académie de France à Rome – Villa Médicis, Casa di Goethe e la galleria d’arte moderna e contemporanea Mucciaccia, passando dalla Fondazione Memmo. Costeggiamo il fiume Tevere fino a Piazza Navona per raggiungere lo spazio espositivo su strada di Una Vetrina e le gallerie Operativa Arte Contemporanea, Tim Van Laere ed Eugenia Delfini. Concludiamo in zona della Vittoria con BASEMENT Roma.
Oggi Palazzo delle Esposizioni apre al pubblico la Quadriennale d’arte, principale rassegna periodica dedicata all’arte italiana contemporanea. La 18esima edizione intitolata Fantastica propone un racconto intorno alla scena artistica italiana post Duemila, scandito in cinque capitoli a cura di altrettanti curatori e curatrici: Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi e Alessandra Troncone. Previsto un programma di tre performance, capaci di trasformare il percorso espositivo in un luogo di continua attivazione e relazione tra corpo, spazio e opera, amplificando e rendendo più immersiva l’esperienza della visita.
Antonio Della Guardia, nel contesto della mostra curata da Alessandra Troncone, presenta un’azione performativa che si svolge nello scalone interno destro, in cui il corpo diventa soglia e strumento di narrazione, in un confronto aperto con lo spazio architettonico. “Il tempo delle immagini” di Emanuela Mazzonis di Pralafera ospita invece l’intervento di Davide Tranchina: una performance intima, che riflette sull’atto del vedere e sull’ambiguità del reale. Infine, Alessandro Sciarroni propone nella sezione curata da Francesco Stocchi due performance distinte, in cui movimento e ripetizione diventano strumenti di resistenza poetica, aprendo nuove possibilità di relazione tra performer, spettatori e spazio espositivo.
Per la nostra prima tappa partiamo da AlbumArte, in Via Flaminia vecchia, a due passi da Piazza della Marina, con una mostra dedicata ai venti disegni di Iginio De Luca per Nessun ricordo è innocente, il primo libro in cui l’artista si è cimentato con la scrittura come forma di narrazione libera. Il volume, edito da Gli Ori nella collana “I limoni”, diretta da Pietro Gaglianò, si compone di dieci storie, ambientate tra un’infanzia degli anni Settanta e la maturità di un artista contemporaneo, narrando così la genesi di altrettante opere d’arte.
Superiamo piazza del Popolo, tra via del Corso e via del Babuino, per spostarci verso Casa di Goethe Museum e la galleria Mucciaccia, passando dalla Fondazione Memmo.
Casa di Goethe Museum presenta L’Italia in linee – Disegni di Christoph Heinrich Kniep (1755-1825), a cura di Claudia Nordhoff. In occasione del 200° anniversario dalla morte, la Casa di Goethe dedica una mostra al disegnatore tedesco, compagno di viaggio di Goethe. Dopo il soggiorno in Sicilia insieme a Goethe, Kniep rimane a Napoli per il resto della sua vita, sviluppando un’intensa ricerca artistica. Al servizio dei viaggiatori del “Grand Tour” e della nobiltà locale, Kniep realizza sia vedute realistiche della campagna napoletana sia paesaggi mitologici dal successo straordinario, dando un contributo fondamentale alla pittura di paesaggio italiana. Poco distante, la galleria Mucciaccia ospita nella Project Room la mostra Beauty!, personale di Austin Young. Con linguaggi espressivi diversificati, contesi tra cultura pop e arte colta, esuberante e denso di un immaginario underground, queer e simbolista, Young torna nella capitale con un progetto site-specific dopo l’ultimo successo al Chiostro del Bramante.
Tra queste due tappe, in Via Fontanella Borghese, vi segnaliamo presso la Fondazione Memmo, la personale Soft You di Anthea Hamilton a cura di Alessio Antoniolli. La pratica di Hamilton pone in dialogo installazione, scultura, film e performance, rielaborando, attraverso una lente soggettiva, i contenuti visivi della cultura dominante. Con installazioni immersive e ambienti, l’artista presenta una realtà in cui i ruoli di genere, la sessualità, la vita domestica e le diverse tradizioni culturali vengono esplorate come nozioni fluide e in continua evoluzione. In mostra, Hamilton rivisita un leitmotiv ricorrente nei suoi primi lavori – quello delle legs – ponendolo in dialogo con Roma, fino a diventare un linguaggio a sé. In Soft You, il cui titolo è preso in prestito dall’ultimo monologo di Otello in Shakespeare, Hamilton ridefinisce i tre punti nodali della sua ricerca: il protagonista shakespeariano, la città di Roma e la pratica stessa dell’artista.
Rimaniamo nei pressi di Trinità dei Monti per raggiungere Académie de France à Rome – Villa Médicis e la collettiva Luoghi Sacri Condivisi a cura di Dionigi Albera, Raphaël Bories e Manoël Pénicaud. L’esposizione riunisce opere di rilievo provenienti da collezioni francesi, italiane e vaticane in dialogo con opere d’arte contemporanea. Da Gentile da Fabriano a Marc Chagall passando per Le Corbusier, la mostra mette in luce i luoghi sacri condivisi da fedeli di religioni diverse. Da non perdere, inoltre, il progetto di Eva Jospin, a cura di Pier Paolo Pancotto nell’ambito di Art Club #39, dislocato negli spazi della Gypsothèque, nell’ex studio di Balthus e presso lo Studiolo di Ferdinando de’ Medici, anche noto come la “stanza degli uccelli”. Per l’occasione, in un rimando preciso con l’architettura e l’iconografia degli spazi, l’artista presenta una serie di opere in bronzo, cartone e ricamo in filo di seta insieme a due video d’autore, Carmontelle (2023, 1’20) e Forêt (2023, 6’40). Presentata nei giardini di Villa Medici, in concomitanza con la mostra dell’artista presso Gagosian a Roma, troverete la scultura Dance (2025) di Urs Fischer, una reinterpretazione de “La danzatrice con cembali” (1809–1812) dello scultore Antonio Canova (1757–1822).
Da non perdere, poco distante, in Via Gregoriana 9, la collettiva Chi esce entra – A tribute exhibition to a disappearing building a cura di Simon Würsten Marin, commissionata da Biblioteca Hertziana – Max Planck Institute for Art History. Nel cuore di Roma, un edificio ricco di un secolo di storia culturale, ma abbandonato da trent’anni, viene riportato in vita da mostra pensata come un atto collettivo di memoria, prima della trasformazione dello spazio in una nuova estensione della Bibliotheca Hertziana. L’iniziativa riunisce circa 20 artisti chiamati a confrontarsi con l’architettura discutendone il significato culturale nella costruzione di identità, re-introducendo racconti e sfumature trascurate. Chi esce entra invita a considerare il degrado e il crollo non come distruzione, ma come processi organici di trasformazione, esplorando il potenziale immaginativo come fonte di ispirazione e terreno fertile per la creatività. Nell’ambito del progetto, segnaliamo il 29 ottobre alle 18:00 la performance di Lara Lara Dâmaso, ISAM, Sorour Darabi, e altri; il 30 ottobre la presentazione del catalogo e la tavola rotonda con Anna Puigjaner e Facundo Revuelta. Gli artisti in mostra sono: Vincenzo Agnetti, Francesca Cornacchini, Jesse Darling, Eva Fàbregas, Tarik Hayward, Thomas Julier, Paul Maheke, Marie Matusz, Mónica Mays, Hana Miletić, Effe Minelli, Lulù Nuti, Francesca Pionati e Tommaso Arnaldi, Aurélien Potier, Hannah Quinlan & Rosie Hastings, Prem Sahib, Davide Stucchi, Gregory Sugnaux e Ian Waelder.
Spostiamoci ora verso il lungo Tevere per raggiungere, oltre Ponte Sant’Angelo, le nostre prossime tappe: Una Vetrina e le gallerie Operativa Arte Contemporanea, Tim Van Laere ed Eugenia Delfini.
In via del Consolato, Una Vetrina presenta, come sempre, un intervento site-specific: Bovino Adulto di Gina Babiĉ a cura di Francesca Campana.
Al fianco di Una Vetrina, Operativa Arte Contemporanea presenta una personale di Michele Ferrari (Roma, 1986), la cui ricerca si sviluppa attraverso un linguaggio multidisciplinare – dipinge molto, ma scrive anche e fa musica -, con un approccio aperto alla contaminazione espressiva e alla sperimentazione dei formati. In mostra sono esposti esclusivamente dipinti su carta e su tavola eseguiti fra il 2018 e il 2025, che fanno emergere una pratica – cosi come l’artista stesso -, che si inscrive volutamente in una dimensione laterale quasi clandestina, dove è l’opera a manifestarsi come gesto, non sempre riconoscibile ma radicalmente presente.
Poco distante, in via Giulia, gli spazi della galleria Eugenia Delfini ospitano la personale di Lorenzo Modica, Unfolding of Itself. Noto per i suoi dipinti basati su processi che si muovono tra astrazione e figurazione, Modica unisce le tradizionali preoccupazioni formali con approcci provenienti da altri media (disegno, fumetti, collage, pubblicità), introducendo volutamente nella sua pratica goffaggine, autoironia, affetto e dubbio. Da Tim Van Laere, Oi on Canvas, la nuova personale di Dennis Tyfus, presenta, per la prima volta nello spazio romano della galleria, l’artista belga. In un perfetto equilibrio tra l’assurdo, il poetico e il conflittuale, l’artista tiene lo spettatore sospeso tra intimità e straniamento, familiarità e alienazione. Tyfus ci invita non a decodificare, ma ad abitare questi dipinti, lasciando che il loro sottile umorismo, l’inusuale bellezza e le sfumature inquietanti agiscano su di noi.
Eccoci giunti nel quartiere della Vittoria per la nostra ultima tappa: BASEMENT ROMA e la Biennale dell’Assemblea d’arte del seminterrato (BAAB_Numero 00). Debutta la prima edizione della Basement Art Assembly Biennial BAAB_Issue 00 a cura di Ilaria Marotta e Andrea Baccin. Con un’ampia gamma di media, opere site-specific, installazioni, performance, film, azioni e nuove produzioni, BAAB_Issue 00 è concepito come un organismo in movimento, uno spazio performativo chiamato a modificarsi nel tempo, un corpo unico e un’esperienza corale e collettiva. Il progetto prevede un vasto programma interdisciplinare di letture, conferenze, anteprime cinematografiche, workshop, proiezioni e performance, pensato per coinvolgere sia la scena artistica locale che quella internazionale. Ogni settimana, la mostra si arricchirà inoltre di un numero crescente di opere a rotazione. Un podcast curato da Martha Kirszenbaum e Giulia Colletti accompagnerà le voci degli artisti per tutta la durata della mostra; il programma performativo è co-curato da Ilaria Mancia. Inoltre, negli spazi del seminterrato, Ruggero Pietromarchi presenta Sonorama, un dispositivo sonoro che catalizza dialogo e connessione, accompagnato da una serie di mixtape commissionati da CCL, Dr. Pit e Car Culture.
Concludiamo con due importanti segnalazioni nelle giornate di lunedì 13 ottobre e mercoledì 15 ottobre. Lunedì 13 ottobre, apre la terza tappa del progetto Conciliazione 5, a cura di Cristiana Perella, dedicato al dialogo tra fede, cultura e contemporaneità, con protagonista l’artista svizzero-argentina Vivian Suter. Il progetto riflette sulla sensibilità ecologica, estendendosi nella doppia sede dello spazio di Via della Conciliazione, a pochi passi dalla Basilica di San Pietro, fino alla serra Monumentale del vicino Orto Botanico di Roma. Mercoledì 15 ottobre alle ore 11:30, presso il Mercato rionale Condottieri, è la volta di Identità come condivisione, ottavo appuntamento di Mercati in Mostra, nel V Municipio di Roma. Il progetto, presentato dall’ Associazione culturale Operativa Arte, in collaborazione con Mercati d’Autore, racconta i mercati rionali come luoghi vivi di cultura e memoria collettiva con la performance di Chiara Cazzato, che nello storico e popolare mercato romano attiverà una serie di sculture in bronzo realizzate con la tecnica tradizionale della microfusione.
Palazzo Esposizioni
Via Nazionale, 194
palazzoesposizioniroma.it
+39 06 696271
info@palaexpo.it
18a Quadriennale D’arte
Fantastica
a cura di Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera,
Francesco Stocchi e Alessandra Troncone
11.10.25 > 18.01.26
AlbumArte
Via Flaminia, 122
+39 0624402941
info@albumarte.org
Nessun ricordo è innocente
Iginio De Luca
a cura di Pietro Gaglianò
02.10 > 11.10.2025
Casa di Goethe Museum
Via del Corso, 18
casadigoethe.it
+39 06 326 504 12
+39 06 326 504 49
info@casadigoethe.it
L’Italia in linee – Disegni di Christoph Heinrich Kniep (1755-1825)
Christoph Heinrich Kniep
a cura di Claudia Nordhoff
24.09 > ongoing
Mucciaccia Gallery
+39 06 69923801
+ 39 06 79783647
Beauty!
Austin Young
09.27 > 29.11.2025
Fondazione Memmo
Via Fontanella Borghese, 56/B
fondazionememmo.it
+39 06 68136598
info@fondazionememmo.it
Soft You
Anthea Hamilton
a cura di Alessio Antoniolli
08.05 > 02.11.2025
Académie de France à Rome – Villa Médicis
Viale della Trinità dei Monti, 1
villamedici.it
Luoghi Sacri Condivisi
a cura di Dionigi Albera, Raphaël Bories e Manoël Pénicaud
09.10.2025 > 19.01.2026
Art CLub #39
Eva Jospin
a cura di Pier Paolo PAncotto
09.10.2025 > 19.01.2026
Dance
Urs Fischer
18.09 > 22.11.2025
Biblioteca Hertziana
Via Gregoriana 9, Rome
+ 39 0669 993 201
biblioteca@biblhertz.it
Chi esce entra – A tribute exhibition to a disappearing building
a cura di Simon Würsten Marin
10.10 > 31.10.2025
29.10, h: 18:00 Performances di Lara Dâmaso, ISAM, Sorour Darabi
30.10, h:17:00 Presentazione del catalogo
Operativa Arte Contemporanea
Via del Consolato, 10
operativa-arte.com
Michele Ferrari
Solo show
26.09 > 15.11.2025
at Mercato rionale Condottieri (Via Alberto da Giussano, 58)
Identità come condivisione
Chiara Cazzato
15.10.2025 – h: 11:30
Una Vetrina
Via del Consolato, 12
info@unavetrina.it
Bovino Adulto
Gina Basiĉ
a cura di Francesca Campana
26.09 > ongoing
Galleria Eugenia Delfini
Via Giulia, 96
+39 06 976 039 46
info@galleriaeugeniadelfini.it
Unfolding of Itself
Lorenzo Modica
1.10 > 29.11.2025
Tim Van Laere Gallery
Via Giulia, 98
+39 0 697 603 423
info@timvanlaeregallery.com
Oi on Canvas
Dennis Tyfus
27.09 > 08.11.2025
BASEMENT ROMA
Viale Giuseppe Mazzini, 128
basementroma.org
@basementroma
BAAB_Numero 00
a cura di Ilaria Marotta e Andrea Baccini
10.09 > 11.2025
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