Tra i motivi maggiormente ricorrenti nelle opere si ha la serialità dei segni che inebria l’attenzione. Spiega l’artista: «Ho voluto ripetere i simboli come fossero un “mantra” proprio perché assegno loro un forte valore, anche quando non lo hanno in senso oggettivo». Questa ripetitività per lo spettatore diviene una ricerca di disomogeneità , di per sé assente nei simboli, ma caratteristica indubbia dell’interiorità umana. La spiritualità dell’essere umano rappresenta il vero fulcro d’indagine dell’artista: le lettere dell’alfabeto, così come altri simboli convenzionali comunemente diffusi nelle nostre civiltà , sono in grado di evocare le sensazioni dell’animo umano più innate e irrazionali.
Lo stile utilizzato dalla Marchingiglio, poi, svela una sorta di doppio binario temporale: un richiamo all’ancestralità dello spirito umano (espresso nell’utilizzo di colori tipici dei primi graffiti creati dall’uomo nelle caverne) e una vicinanza alle composizioni più moderne della cultura pop (per l’organizzazione dello spazio pittorico e la contrapposizione cromatica su sfondo omogeneo). «Ritengo il passato, soprattutto remoto, una sorta di rifugio per l’anima. Tutto è appena iniziato, le possibilità sono tante, le sovrastrutture poche». La semplicità delle associazioni tra le lettere dell’alfabeto e i simboli, poi, agevola la comprensione delle opere anche ad un pubblico poco esperto.
Durante la giornata di Sabato 15 dicembre, infine, ogni visitatore ha potuto partecipare attivamente al completamento della serie di opere, suggerendo una propria idea per ultimare le associazioni mancanti.
Chiara Bocchi
mostra visitata il 7 dicembre 2012
dal 7 dicembre al 21 dicembre 2012
Pia Marchingiglio, Alfabeta
Magazzini dell’Arte Contemporanea
Via Custonaci 5 – (91100) Trapani
Orari: Venerdì, Sabato, Domenica 10-13/17-23
Info: 349 7377279, magazzinidellarte.trapani@gmail.com, www.magazziniartproject.com/ita/home
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