Categorie: sicilia

fino al 30.VI.2006 | Giusto Sucato – Scudi Sacri | Palermo, Fondazione Chiazzese

di - 26 Giugno 2006

Lo storico Palazzo Branciforte ospita la seconda mostra del ciclo Ierofanie contemporanee: dopo la personale dell’agrigentino Nicasio Pizzolato, inauguratasi lo scorso marzo, è la volta di Giusto Sucato, che espone i suoi 17 “scudi sacri” realizzati in lamina e legno.
I tondi di Giusto Sucato -scrive Giusi Diana- realizzati usando materiali di riciclo, giocano con l’arcano e alludono al mistero mai svelato”. L’indagine del sacro nel contemporaneo è una costante del ciclo di mostre ospitato dalla Fondazione Chiazzese e risulta evidente negliScudi Sacridi Sucato che alludono tanto all’idea del cerchio come recinto sacro, come spazio protetto, quanto alla funzione apotropaica che lo scudo stesso suggerisce. Questi grandi scudi traggono ispirazione da un piccolo tondo in legno presente in mostra e realizzato dall’artista nel 1982. La matrice dadaista, del riuso artistico dell’oggetto comune, marca fin dagli anni Settanta la produzione di Sucato; i tondi appaiono arricchiti da decorazioni ed inserzioni di frammenti d’oggetti: la lamina in ferro, corrosa dalla ruggine, si stende su grandi basi di legno. L’idea dell’etno-reperto, dell’oggetto d’uso comune trovato e modificato, di cui l’artista si riappropria stabilendo un vincolo sotterraneo tra memoria, storia e territorio, è legato all’esperienza conoscitiva d’ambito antropologico condotta a fianco di Francesco Carbone.
Parole dorate, ricamate sui tondi, raccontano storie possibili in un linguaggio indecifrabile. Le parole diventano ricamo, parte dell’adorno di questi cerchi sacri. Risulta inevitabile pensare ai quattro medaglioni in tela cerata che si stagliano ai lati della cupola centrale della Basilica di Santa Sofia, principale monumento di Istanbul dedicato alla Divina Sapienza. Lettere dorate sulla tela nera scrivono con grafia araba i nomi di Allah e Maometto. I medaglioni diventano tramite col divino. Allo stesso modo le lettere di Sucato danzano in modo delicato creando cascate di segni dorati, in una grafia flessuosa ed armonica che ricorda da vicino la scrittura araba. Poi, danzando, i segni tracciati su ferro o su legno si trasformano, diventano chiodi, ma chiodi docili che si lasciano incurvare, accarezzare, per raccontare ancora una volta. In altre opere, invece, il segno diventa duro, incide il metallo, si impone: grandi chiodi invecchiati dal tempo insieme a fili spinati ed arrugginiti evocano la passione di Cristo.
Grafemi dipinti, incisi o piegati dalla mano dell’artista compongono un alfabeto arcano ed enigmatico dove la parola diventa immagine, decorazione. Il calligrafismo, cifra stilistica dell’opera di Sucato, avvicina l’artista siciliano alle sperimentazioni legate alla Poesia Visuale che, tra gli anni ’70 ed ’80, indagava il senso iconico della scrittura.
Sucato popola il suo spazio protetto di costellazioni di chiodi e di lettere d’oro e cerca il legame col sacro attraverso strade diverse. Talvolta i riferimenti magico-religiosi risultano evidenti, come, per esempio, la stella a sei punte, simbolo dell’unione dello spirito e della materia, o il nodo di Salomone che, come spiega G. Diana, “è paradigma grafico del legame tra l’umano e il divino”. Altre volte, invece, la sacralità è affidata alla bellezza del segno.

giulia ingarao
mostra visitata il 19 giugno 2006


Giusto Sucato/ Scudi Sacri – Palermo, Fondazione Culturale “Lauro Chiazzese” – Spazio “Arte inPegno”, Palazzo Branciforte, Via Bara all’Olivella, 2 (centro) – a cura di Giusi Diana – orario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00 – ingresso libero – info: tel. (+39) 091 611 21 96 – www.provincia.palermo.it

[exibart]

Visualizza commenti

  • mai fine alle stupidate in sicilia!aspettiamo adesso il museo d'arte contemporanea.

Articoli recenti

  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18
  • Arte contemporanea

Quella di Warhol non è mai la “solita zuppa”: l’eredità di un soggetto iconico

La lattina più famosa dell’arte torna protagonista: denigrata, celebrata, reinterpretata. La sua metamorfosi mostra quanto la visione di Warhol continui…

6 Dicembre 2025 9:30
  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24