Alimentare un turismo attento ed esigente, in cerca di tradizione, storia e cultura. Creare sinergie tra passato e presente, attraverso la commistione di più elementi, primo tra i quali l’arte contemporanea. Questi sono gli obiettivi dell’agguerrito Rossano Galli, sindaco di Manciano, piccolo comune nel cuore della Maremma. Ed anche quest’anno sembrano esser stati raggiunti.
Con più di 150 aziende aderenti al progetto, un complesso programma di eventi culturali che intreccia musica, teatro e percorsi enogastronomici, ha aperto i battenti la seconda edizione di Quattroventi. Al suo interno, come lo scorso anno, la parte del
Anche quest’anno undici artisti sono stati chiamati a “vivere” il territorio, convivendo con i suoi abitanti ed i loro racconti, le abitazioni ed i vicoli del paese, la straordinaria quanto inquietante bellezza del suo paesaggio. Ognuno ha scelto un tema, un luogo, una storia sulla quale lavorare, nel pieno rispetto del concetto portante dell’intera manifestazione: nutrimenti da intendere, come sottolinea la stessa curatrice, “nel suo senso più ampio, come arricchimento spirituale ed intellettuale”.
Eccellente il lavoro del macedone Yane Calovski nell’ex dopolavoro ferroviario. Attraverso un sistema di proiezioni basato sul principio della camera oscura, Calovski porta il visitatore ad un’inedita percezione del paesaggio esterno, resa ancor più
Ma non finisce qui: passeggiando tra i vicoli sarete attratti dall’insolito sonoro di alcuni citofoni-radioline camuffati sui muri del paese e dall’andamento ossessivo di un video con un mazzo di fiori come protagonista (entrambi i lavori sono della coppia Pantani-Surace), passeggerete sul piccolo tappeto di fiori realizzato dall’artista torinese Monica Carocci o potrete vedere ciò che rimane della predica della Trancia, messaggera di Bellezza e seguace della misteriosa Greta Frau…
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Complimenti per la bellissima iniziativa "Quattro venti". E' stato stampato un catalogo? Come si potrebbe fare per averne una copia?
Sono un artista e vivo in Calabria. Sono molto interessato alla cosiddetta arte relazionale e per un periodo ho frequentato artisti che condividevano lo stesso interesse. Ho dato vita, nel 1998, ad una rassegna di arte contemporanea dal titolo "Ospiti: metafora di una profezia". Cosi' artisti di rilievo internazionale come: Cesare Pietroiusti,Eva Marisaldi, Stefano Arienti, Giulia Caira,Bruna Esposito,Josephine Sassu e Giuseppe Mazzi o Massi, si sono succeduti in sette appuntamenti nella mia abitazione-studio.La rassegna è si è rivelata un evento eccezionale in considerazione del fatto che molti di loro sono entrati nelle scuole elementari del posto. Hanno insegnato ai bambini la progettazione e la realizzazione di opere d'arte. In questi giorni sto mettendo a punto il calendario di Ospiti seconda edizione 2004. Nel 1999 Herald Szeeman, direttore della Biennale di Venezia decide di invitare il gruppo di arte relazionale "Oreste" alla 48° edizione. E' stato un successo.
Comunque accludo alla presente il mio indirizzo, la mia e-mail, il mio numero di telefono per saperne di più sulla edizione di "Quattro venti" 2004.
Per il momento cordiali saluti e buon lavoro.
Alfredo Granata.